29 Marzo, 2024
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Il presidente di Haiti è stato ucciso in casa da un commando, ferita gravemente la moglie

Appello delle forze dell’ordine alla calma. Riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu

Il presidente di Haiti, Jovenel Moise, è stato assassinato in casa da un commando composto da elementi stranieri: lo ha annunciato il premier uscente del Paese, Claude Joseph. La moglie di Moise, Martine, è rimasta ferita gravemente ed è stata portata in ospedale: per diverse ore si sono susseguite le voci incontrollate sulla sua sorte, ad un certo punto è stata data anche la notizia del suo decesso, fino a quando l’ambasciatore di Haiti in Usa, Bocchit Edmond, non ha reso noto che sarà trasferita per le cure a Miami.

Joseph ha chiesto alla popolazione di restare calma, assicurando che la polizia e le forze dell’ordine terranno la situazione sotto controllo.

La Casa Bianca ha definito “terribile” e “tragico” l’assassinio di Moise. Si tratta di “un attacco terribile, tragico, che ha preso di mira il presidente di Haiti e sua moglie durante la notte”, ha detto Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. “Siamo pronti ad assistere in qualsiasi forma il popolo e il governo di Haiti”, ha aggiunto.

La Repubblica Dominicana ha intanto ordinato la “chiusura immediata” del suo confine con Haiti.

L’aggressione arriva sulla scia di un’ondata di violenze tra gang e polizia a Port-au-Prince per il controllo del territorio. Negli ultimi mesi sono aumentati anche i rapimenti con richiesta di riscatto, che riflettono l’accresciuta influenza dei gruppi armati nel Paese. Haiti – una delle nazioni piu’ povere al mondo, vittima di cronici disastri naturali e che ancora deve riprendersi dal devastante terremoto del 2010, che fece 250mila morti e 300mila feriti – doveva tenere a settembre un referendum costituzionale, posticipato gia’ due volte a causa della pandemia.

Sostenuto da Moise, il testo di riforme costituzionali mirava a rafforzare l’esecutivo, ma e’ stato respinto dall’opposizione e dalle organizzazioni della societa’ civile. I detrattori del defunto presidente sostenevano, inoltre, l’impossibilita’ di organizzare il voto per via della generale insicurezza nel Paese. Il Consiglio di Sicurezza Onu, gli Stati Uniti e l’Europa hanno fatto appello per elezioni politiche e presidenziali libere e trasparenti entro la fine del 2021.

(Agi)

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