19 Aprile, 2024
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È entrato in vigore il certificato Covid europeo

Potrà essere rilasciato a tutti i cittadini e i residenti dell’Ue e verificato in tutta l’Unione. Ventuno Stati membri, oltre alla Norvegia, all’Islanda e al Liechtenstein, avevano già iniziato a rilasciare certificati cinque iniziano dal 1 luglio

Entra in vigore il regolamento sul certificato Covid digitale UE. Ciò significa che ora il certificato Covid digitale potrà essere rilasciato a tutti i cittadini e i residenti dell’Ue e verificato in tutta l’Unione. 21 Stati membri, oltre alla Norvegia, all’Islanda e al Liechtenstein, avevano già iniziato a rilasciare certificati prima della scadenza odierna e cinque paesi dell’Ue iniziano dal 1 luglio.

Per la Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato che “il certificato COVID digitale europeo è il simbolo di un’Europa aperta e sicura che sta riaprendo con cautela, mettendo la protezione della salute dei nostri cittadini al primo posto”.

“In marzo abbiamo promesso di creare entro le vacanze estive un sistema a livello dell’Ue per agevolare la possibilità di viaggiare in maniera libera e sicura. Adesso possiamo confermare che il sistema di certificati Covid digitali è operativo. La stragrande maggioranza degli Stati membri dell’UE è già collegata al sistema e pronta a rilasciare e verificare questi certificati. Sono già stati generati oltre 200 milioni di certificati. Stiamo aiutando gli europei a riguadagnare la libertà che amano e apprezzano così tanto.”

Scopo del certificato  è agevolare la libera e sicura circolazione nell’UE durante la pandemia. Tutti gli europei hanno il diritto di circolare liberamente, anche senza certificato, ma quest’ultimo faciliterà gli spostamenti, aiutando a esentare chi ne è in possesso da restrizioni come la quarantena.

Il certificato sarà accessibile a tutti e costituisce prova di vaccinazione, test o guarigione è gratuito e disponibile in tutte le lingue dell’Ue è disponibile in formato digitale e cartaceo è sicuro, con un codice QR firmato elettronicamente.

Secondo le nuove disposizioni, gli Stati membri devono astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica.

La Commissione si è inoltre impegnata a mobilitare 100 milioni di euro nell’ambito dello strumento per il sostegno di emergenza per aiutare gli Stati membri a offrire test a prezzi contenuti.

Il 17 marzo 2021 la Commissione europea aveva presentato una proposta intesa a predisporre un certificato per facilitare la libera circolazione dei cittadini all’interno dell’UE in condizioni di sicurezza durante la pandemia. Il 20 maggio i colegislatori hanno raggiunto un accordo provvisorio. Il 1° giugno è diventata operativa la struttura portante tecnica dei sistemi, il gateway dell’UE, che consente la verifica delle caratteristiche di sicurezza contenute nei codici QR. In tempo per la scadenza del primo luglio tutti e 30 i paesi dell’Ue e del See sono collegati dal vivo al gateway. Dal primo giugno i primi Stati membri hanno iniziato a emettere certificati; in totale, 21 paesi dell’UE hanno anticipato la scadenza.

A seguito della firma ufficiale del 14 giugno, il regolamento è stato pubblicato il 15 giugno ed entra in vigore con un periodo di transizione di sei settimane per il rilascio dei certificati negli Stati membri che hanno bisogno di più tempo.

(Agi)

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