28 Marzo, 2024
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Serata di Luglio, Chiostro degli agostiniani, Bracciano.

Presentazione del romanzo di Lorenzo Avincola “La trasparenza del colore” 

Le presentazioni di libri sono sempre momenti particolari. Un’opera, specialmente se un romanzo, nasconde sempre un insieme di elementi che si mescolano: emozioni, valori, ambizioni, passioni. La cosa particolare è che non tutti, leggendo un libro, colgono tutto ciò che c’era da cogliere. Il vissuto di ognuno di noi ci porta a porre l’attenzione solo su alcuni aspetti. Per questo le presentazioni sono importanti: ci permettono di scoprire le intenzione dell’autore. E qui potremmo aprire un dibattito: il significato di un libro è quello che gli voleva dare il suo estensore, oppure è quello che ognuno di noi percepisce? Probabilmente sono vere entrambe le cose. Ma se ciò non ci soddisfa, l’unico modo per ognuno di noi di cercare l’essenza di un romanzo è ascoltare direttamente chi lo ha scritto.

Ieri sera abbiamo avuto l’occasione di ascoltare, direttamente da Lorenzo Avincola, i significati del romanzo “La trasparenza del colore”. E’ un romanzo che parla di noi, parla di Bracciano e di chi la vive tutti i giorni. Non è usuale leggere una storia ambientata nei luoghi in cui siamo cresciuti. Uscire di casa e poter ripercorrere le strade di cui hai letto la sera prima è un privilegio che Lorenzo ci regala con il suo libro. Inoltre, per quelle strade si mescolano realtà e finzione, eventi storici e situazioni inventate, fatti realmente accaduti che vengono presentati come esclusivamente propedeutici alla trama, personaggi con una forte profondità che sono il mix tra persone reali e personaggi di fantasia. Il libro ha il pregio di raccontare una storia che potrebbe essere la storia di tutti noi, ma allo stesso tempo essendo un giallo ci regala quel dubbio e quella curiosità di scoprire come va a finire.

Lorenzo Avincola con “la trasparenza del colore” ci ha voluto far riflettere anche su un aspetto che influenza e condiziona tutte le relazioni umane: fermarsi all’apparenza permette di comprendere la complessità del mondo? E’ il tema principale del romanzo, che ci racconta di come ciò che sembra inequivocabilmente una cosa, se osservata bene può condurci in tutt’altra direzione. E’ la trasparenza la chiave: se tutto fosse trasparente come l’acqua del lago, potremmo vedere dentro le cose e dentro le persone, e non rischieremo (pre)giudizi sommari ed errati. Questo, purtroppo o per fortuna, non è possibile. Dunque Lorenzo nel suo libro ci consiglia di fare uno sforzo: la semplicità dell’apparenza è certamente più rassicurante, ma è il metodo perfetto per non comprendere ciò che ci circonda.

E poi all’interno del libro c’è la musica, c’è la passione, c’è l’amore, c’è l’intrigo, c’è la politica… e c’è la nostalgia. In definitiva, all’interno del libro c’è Lorenzo, con i suoi limiti e le sue peculiarità. E lo si percepisce dalla lettura ma anche dal modo in cui ieri sera ci ha raccontato la sua storia: i temi su cui si basa sono i temi su cui lui concentra le sue riflessioni. Lui ha voluto portarci nel suo mondo, e ci è riuscito.

Non posso poi non dedicare uno spazio particolare al presentatore della serata, Mauro Negretti, che è riuscito ad accompagnare Lorenzo e noi nei meandri del libro con leggerezza ed entusiasmo. Mauro e Lorenzo si conoscono da una vita e condividono tante passioni in comune. Ieri, alla fine della presentazione, c’era chi commentava dicendo che basta metterli insieme su un palco e scegliere un argomento: il resto, lo fanno loro.

Le presentazioni di libri sono sempre momenti particolari: si parte da una pagina scritta per arrivare al cuore dei lettori. Se poi durante il percorso ci si emoziona, ci si diverte e si riflette sulle proprie convinzioni e su quelle dell’autore, si vive ciò che abbiamo vissuto noi ieri sera.

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