16 Aprile, 2024
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Muore a 27 anni dopo un intervento in day surgery, la famiglia di Maria Grazia: “Le hanno prescritto fermenti lattici”

Maria Grazia Di Domenico è morta il 17 maggio scorso dopo un’operazione che doveva durare, da prassi, massimo 20 minuti: stando agli accertamenti, in sala operatoria le sono stati lesionati utero e intestino

Avrebbe dovuto tornare a casa nel giro di un giorno, dopo un’operazione che richiede, di norma, tra i 15 e i 20 minuti. Maria Grazia Di Domenico, 27 anni, a casa però non c’è più tornata: è morta sul tavolo operatorio di una clinica della Capitale, dove era arrivata lo scorso 17 maggio per un intervento di conizzazione cervicale dell’utero.

La procura di Roma sul caso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, cercando di far luce su quanto accaduto nella clinica e di accertare eventuali responsabilità. Obiettivo, capire che cosa abbia ucciso Maria Grazia, originaria di Salerno e residente a Roma da tempo. Consulente software in un’azienda, il prossimo 11 settembre si sarebbe dovuta sposare, e la sua morte ha gettato nella disperazione la famiglia.

Maria Grazia Di Domenico morta dopo operazione: la ricostruzione

Stando a quanto ricostruito proprio dai famigliari, che hanno presentato denuncia, Maria Grazia avrebbe iniziato a sentirsi male subito dopo l’operazione. Fortissimi dolori all’addome e vomito che hanno spinto i medici a trattenerla in osservazione, senza però – stando a quanto riferito dai famigliari – allarmarsi: “I sanitari rassicuravano i familiari circa le condizioni fisiche – spiegano gli avvocati della famiglia – ipotizzando come possibili cause dei dolori una possibile allergia all’antibiotico o a una banale influenza intestinale. Le hanno prescritto quindi dei fermenti lattici”.

Dopo tre giorni di dolori acuti, quando è salita la febbre, è suonato il primo campanello d’allarme anche per il personale sanitario della clinica, e nel giro di poche ore, via via che il quadro clinico si aggravava, è stato deciso il trasferimento d’urgenza all’ospedale San Pietro di Roma, dove le è stato diagnosticato un ‘addome acuto per sospetta lesione uterina’ con conseguente choc settico e peritonite.

Gli accerrtamenti sulla morte di Maria Grazia: “Perforazione di utero e intestino”

La 27enne è stata immediatamente sottoposta a un intervento chirurgico, che non ha però dato i risultati sperati: l’infezione era ormai troppo estesa, e dopo l’ennesimo trasferimento al Policlinico Gemelli Maria Grazia è entrata in coma ed è morta.

Stando agli accertamenti effettuati anche con l’autopsia, nel corso dell’intervento chirurgico iniziale la 27enne avrebbe subito una perforazione dell’utero e presumibilmente anche dell’intestino, che ha portato prima alla peritonite e poi alla setticemia che le è stata fatale.

(RomaToday)

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