18 Aprile, 2024
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A Montecampione una statua per ricordare il ‘pirata’ Marco Pantani

La struttura, alta 6 metri, è stata installata a 1.800 metri d’altezza nel comune della Vallecamonica dove il campione vinse una tappa e ipotecò la vittoria del Giro d’Italia nel 1998

Una statua alta 6 metri, posizionata a 1.800 metri di altezza in località Plan di Montecampione, in provincia di Brescia. E’ quella dedicata  al grande campione di ciclismo Marco Pantani, inaugurata alla presenza, tra gli altri, della mamma del ‘Pirata’, Tonina Belletti.

L’iniziativa, patrocinata da Regione Lombardia, è ideata dal Gruppo Operatori Turistici della Valle Camonica, con la fattiva collaborazione della Famiglia Pantani, di Visit Brescia, della Comunità Montana della Vallecamonica, Provincia di Brescia e del Comune di Artogne. Montecampione è un ricordo indelebile per gli sportivi italiani, visto che proprio qui Pantani trionfò, ipotecando la vittoria al Giro d’Italia 1998.

“Marco Pantani è nell’immaginario collettivo uno degli sportivi più emblematici, una vera e propria ‘leggenda’ a livello internazionale – dice Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Lombardia, presente all’inaugurazione -. La gente lo ama ancora tanto perché nelle gare, nelle sue vittorie, ci ha sempre messo il cuore e la passione.

L’installazione di una vera e propria opera d’arte in un luogo così simbolico e tanto importante per il Pirata è un atto doveroso nei confronti di un campione che ha sofferto molto ma ha regalato tante emozioni. Una statua che dimostra, per l’ennesima volta, quanto sia vincente il binomio tra sport e turismo. Grazie alle gesta del Pirata, infatti, Montecampione sarà ancora di più una meta turistica particolarmente attrattiva. Tra l’altro, proprio la Valle Camonica, con le sue salite ed i suoi tornanti, è una terra vocata al ciclismo, sia professionale che amatoriale, ed è quindi una destinazione turistica che merita di essere ulteriormente valorizzata e scoperta”.

L’opera è stata realizzata dallo scultore Mattia Trotta, in acciaio corten battuto e saldato, e raffigura “Il Pirata” a braccia aperte, classico gesto di quando vinceva le sue epiche battaglie sulle due ruote.

(Agi)

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