28 Marzo, 2024
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La decisione dei medici: a Christian Eriksen verrà impiantato un defibrillatore cardiaco

Intanto si scoprono le prime parole del centrocampista danese dopo l’arresto cardiaco, svelate dal medico Jens Kleinefeld: “Sono ancora con voi. Dannazione, ho 29 anni”

Una cura che aumenta le sue possibilità di tornare a giocare a calcio, anche se sarebbe già bello che Eriksen riesca a uscirne sano.
Un Icd, quello che tecnicamente viene chiamato defibrillatore cardiaco impiantabile, per il centrocampista danese.
La decisione è stata presa dal team di medici e specialisti che ha in cura il centrocampista dell’Inter e della Nazionale danese, ricoverato al Rigshospitalet di Copenaghen dopo l’arresto cardiaco di sabato scorso durante il match di Euro 2020 contro la Finlandia.
“Christian ha accettato la soluzione”, si legge nel comunicato della Federcalcio danese.

La decisione è stata assunta dopo diversi esami cardiaci ed è “necessaria dopo la crisi dovuta ad alterazioni del ritmo”, spiega il bollettino medico. Eriksen ha dunque accettato la soluzione, “oltretutto confermata anche da specialisti a livello nazionale e internazionale che hanno confermato la necessità del trattamento”. La Federcalcio danese conclude invitando tutti a dare “a Christian e alla sua famiglia privacy nei prossimi giorni”.

Il suo malore in campo aveva fatto preoccupare tutti quanti: dalla paura delle prime ore fortunatamente si è passati alla serenità quando si è capito che il calciatore era cosciente.
“Christian, sei tornato con noi?”; “Sì, sono tornato con voi. Dannazione, ho solo 29 anni”.
Questo sarebbe stato il primo scambio di battute tra Eriksen e il dottor Jens Kleinefeld, che per primo lo ha soccorso dopo l’arresto cardiaco verificatosi durante il match di Euro 2020 tra Danimarca e Finlandia.

In quel momento il medico ha tirato un sospiro di sollievo perché ha capito che non c’erano stati danni al cervello.

Jens Kleinefeld ha specificato come il defibrillatore sia stato usato dopo alcuni minuti di massaggio cardiaco continuato, manovre decisive per rianimare il centrocampista dell’Inter che si è risvegliato “circa 30 secondi dopo”.

Vederlo riprendersi ”è stato un momento molto commovente perché le possibilità di avere successo in un salvataggio di questo tipo, in situazioni di quotidianità, non sono così alte” anche se “questo tipo di trattamento funziona di più negli atleti professionisti ‘sani’ rispetto ai pazienti che spesso hanno condizioni preesistenti”.

Eriksen è rimasto poi cosciente nell’intero tragitto dal campo agli spogliatoi e fino all’ospedale: “Ero sicuro al 99 per cento che sarebbe arrivato in ospedale in condizioni stabili”, ha detto il medico.

Oggi alle 18 si giocherà la partita Danimarca-Belgio: immancabile un omaggio affettuoso per il giocatore danese.

Quando l’orologio dello stadio avrà toccato i 10 minuti di match (10 proprio come il numero di maglia di Eriksen), gli spettatori si alzeranno e applaudiranno per un minuto: un augurio speciale di buona guarigione per lo sportivo.

(Globalist)

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