16 Aprile, 2024
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G7, Draghi: “Tutti d’accordo, la Cina è un’autocrazia”. E sul Covid: “Pronti a tornare alla quarantena per chi arriva dalla Gran Bretagna”

Il presidente del Consiglio su Pechino: “Bisogna cooperare ma essere franchi sulle cose che non condividiamo e non accettiamo”. Il premier parla anche del piano vaccinale italiano: “Sulle seconde dosi tutto ok.

Si va avanti”. E sul caso di Camilla: “Non doveva succedere”

“L’atmosfera del G7 è stata positiva ma realistica: positiva perché sono sette Paesi le cui economie vanno bene o benissimo, la ripresa si sta consolidando, la campagna vaccinale prosegue in tutti i Paesi con diversi stadi di avanzamento ma sostanzialmente l’atmosfera, come in Italia d’altronde, è cambiata molto”. Mario Draghi si presenta davanti ai giornalisti per la sua conferenza stampa alla fine del vertice internazionale che si è svolto in Cornovaglia. E presenta quello che considera un buon risultato. Ripetendo più volte che il vertice va letto all’insegna del realismo.

A partire da uno dei tempi più complicati che i capi di governo e presidenti hanno affrontato: il rapporto con la Cina: “Il tema politico dominante è stato quale atteggiamento debba avere il G7 nei confronti della Cina e in generale di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, i social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi. In questo senso è stato un vertice realistico: c’era contentezza per l’economia, ma non si sono persi di vista i problemi”, dice Draghi.

Secondo il presidente del Consiglio, “nessuno disputa che la Cina ha diritto di essere una grande economia, ma quello che è stato messo in discussione è i modi che utilizza, come le detenzioni coercitive. È una autocrazia che non aderisce alle regole multilaterali e non condivide la stessa visione del mondo delle democrazie. Bisogna essere franchi, cooperare ma essere franchi sulle cose che non condividiamo e non accettiamo”.

Draghi riconosce poi il ruolo fondamentale di Joe Biden nel buon risultato del vertice.  “Si è parlato di geopolitica, il presidente Biden ha voluto ricostruire le alleanze tradizionali degli Usa dopo il periodo di Trump in cui erano state seriamente incrinate”, spiega il presidente del Consiglio italiano.

In questi giorni si è anche ipotizzato che il governo italiano potesse riconsiderare la sua adesione, siglata dal governo giallo-verde, al progetto della Via della Seta cinese. Il problema, “non è stato mai menzionato. Per quanto riguarda l’atto specifico, lo esamineremo con attenzione”, spiega Draghi.

Il presidente del Consiglio parla anche di pandemia e di vaccini. “Noi facciamo il tampone a chi entra in Italia. Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra”, ma “non ci siamo ancora”, dice Draghi, commentando i dati in peggioramento in Gran Bretagna di fronte alla variante indiana. E sulla situazione italiane e le polemiche in corso, spiega: “Credo che le confusioni siano state chiarite dal ministro Speranza nella conferenza stampa di questa mattina: non mi risultano incertezze”. Sulle seconde dosi “c’è una adesione spontanea delle Regioni alle linee espresse del ministro. Dopo aver sentito Figliuolo posso rassicurare che il piano vaccinale continua: non ci sono incertezze né timori che non possa andare in porto”. Sulla morte della 18enne Camilla Canepa dice: “È stata una cosa tristissima che non doveva accadere”.

Draghi parla anche del confronto sui vaccini ai paesi più poveri. Parla di un primo punto, il “confronto sulle donazioni e sui finanziamenti specialmente nell’acceleratore Act A, il veicolo che bisognerebbe tutti utilizzassimo è il Covax. Ma anche eliminare il blocco alle esportazioni di vaccini e materie prime. Su questo pilastro la discussione c’è stata”. “Il secondo punto – continua – è riuscire a individuare siti produttivi anche nei Paesi in via di sviluppo. Qui sui diritti di brevetto c’è una proposta operativa della Commissione Ue che sembra essere un passo avanti che potrebbe avvicinare tutti”.

“Serve ora un accordo ambizioso e duraturo” sul clima. aveva detto in mattinata, Draghi durante l’ultima sessione di lavoro del G7, aperta dall’ambientalista David Attenborough. I capi di Stato e di governo hanno discusso dei cambiamenti climatici e biodiversità: alla fine il G7 inviterà ad agire su entrambi i fronti. È stata inoltre evidenziata la necessità di destinare una quota importante di investimenti al green recovery. L’Italia è pienamente in linea. Il 30% delle risorse messe a disposizione per la ricostruzione post pandemia è dedicato alla transizione ecologica.

(La Repubblica)

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