20 Aprile, 2024
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Zingaretti carica il Pd: “Vinceremo in tutte e cinque le grandi città”

L’ex segretario del Pd: “A Roma il centrodestra non ha proposte, per fortuna c’era la disponibilità di Gualtieri. Con Raggi la città è sfuggita di mano”

 

Nicola Zingaretti lancia la volata per le amministrative e si dice convinto di poter vincere in tutte e cinque le grandi città con candidati Pd: Roma, Torino, Milano, Napoli e Bologna.

“Vinceremo noi, in tutte e cinque le grandi città. A Roma il centrodestra non ha proposte politiche”.

E sulla sua candidatura sfumata per la Capitale, afferma: “Il mio imperativo era concludere la stagione della pandemia alla guida della Regione, mi sarebbe dispiaciuto lasciare un vuoto, abbiamo convenuto con il partito che fosse giusto continuare. Per fortuna c’era la disponibilità di Gualtieri, ora da romano confido che Roma volti pagina. Nulla di personale contro Raggi, ma è sotto gli occhi di tutti, la città è sfuggita di mano e va ripresa. Roma non può vivere solo di manutenzione: abbiamo davanti a noi il Giubileo del 2025, dobbiamo ospitare il più grande evento planetario dopo il Covid”.

Zingaretti si dice “molto soddisfatto” del governo, “il premier è una figura di garanzia in un processo complicato come quello del Recovery plan; si percepisce la fiducia da parte della comunità internazionale”.

Poi fa presente che Conte non è caduto per un complotto, “magari in Italia ci fossero i poteri forti. Credo ci sia stata una convergenza di opinioni e interessi, che hanno giudicato conclusa una fase. Anche io volevo un rinnovamento nell’azione di governo”.

Il governatore del Lazio non vede uno spostamento a destra del governo, e, afferma “non mi pare che il governo abbia messo in campo politiche in cui il Pd non si riconosca. Abbiamo fatto nascere e siamo in questo governo perché ci crediamo”.

Sul blocco dei licenziamenti Zingaretti dichiara: “mi sembra si stia arrivando a un compromesso ragionevole”.

L’ex leader del Pd parla anche dell’alleanza con il Movimento 5 stelle: “Io governo con il M5s la seconda Regione italiana per Pil. Magari si arrivasse a questo punto, con chi ci sta, a livello nazionale. E siccome si è deciso di puntare su un sistema maggioritario, abbiamo il dovere di riorganizzare il nostro campo. Vedo una certa paura ad affrontare questo tema ed Enrico Letta è stato molto coraggioso a dire che non ha senso mettere in discussione questa impostazione”.

(Globalist)

 

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