20 Aprile, 2024
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In epoca Covid la criminalità diminuita nel mondo di oltre un terzo

Uno studio su 27 città nel mondo ha evidenziato che con le restrizioni imposte dalla pandemia c’è stata una diminuzione giornaliera delle aggressioni del 35%, delle rapine del 46%, dei furti del 47.  Eccezione per gli omicidi in calo solo del 14%

Barcellona, Chicago, San Paolo, Tel Aviv, Brisbane e Londra. Queste, così come altre grandi aree metropolitane nel mondo hanno registrato una riduzione della criminalità urbana nel periodo di pandemia causata dal coronavirus.

A rivelarlo un team di ricercatori dell’Università di Cambridge e dell’Università di Utrecht che hanno esaminato i dati e le segnalazioni quotidiane di furti, aggressioni e omicidi, prima e durante l’attuazione delle restrizioni Covid-19.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Human Behaviour. Nonostante la tipologia e il livello di severità di blocchi e restrizioni variassero da città a città, i ricercatori hanno scoperto che la maggior parte dei tipi di criminalità – con l’eccezione dell’omicidio – è diminuita significativamente.

Dimezzate le rapine

Nelle 27 città considerate, le aggressioni giornaliere sono diminuite in media del 35 per cento e le rapine si sono quasi dimezzate: in media il 46 per cento.

Altri tipi di furto, dal borseggio al taccheggio, sono diminuiti in media del 47 per cento. “La vita in città è stata drasticamente ridotta dal Covid-19 e il crimine è una parte importante della vita cittadina”, ha affermato Manuel Eisner, direttore del Centro di ricerca sulla violenza dell’Università di Cambridge e autore dello studio.

Il calo della criminalità connesso alla restrizioni per Covid-19 segue una linea che tende ad acuirsi ma con durata breve, con un calo massimo che si verifica tra le due e le cinque settimane, seguito da un graduale ritorno ai livelli precedenti.

Nel complesso, il team ha scoperto che restrizioni più severe hanno portato a un maggiore calo della criminalità, sebbene anche le città con raccomandazioni volontarie come Malmo e Stoccolma in Svezia, abbiano registrato un calo.

Un 39% in meno di furti di auto

I furti di veicoli sono diminuiti in media del 39 per cento, nonostante le restrizioni più severe sull’uso di autobus e treni. Anche i furti con scasso sono diminuiti in media del 28 per cento in tutte le città ma in modo disomogeneo: mentre Lima in Perù ha visto la percentuale crollare dell’84 per cento, San Francisco ha registrato un aumento del 38 per cento.

L’unico dato in controtendenza è il crimine per omicidio: solo il 14% in meno, in media, in tutte le città dello studio. La dottoressa Amy Nivette dell’Università di Utrecht, la prima firmataria della ricerca, ha dichiarato: “In molte società, una percentuale significativa di omicidi viene commessa in casa. Le restrizioni alla mobilità urbana possono avere scarso effetto sugli omicidi domestici.

“Inoltre, la criminalità organizzata – come le bande di trafficanti di droga – è responsabile di una percentuale alta di omicidi. È probabile che il comportamento di queste bande sia meno sensibile ai cambiamenti imposti da un blocco”, ha affermato Nivette.

Tuttavia, tre città in cui il crimine è all’ordine del giorno, tutte in Sud America, hanno visto forti cali di omicidi quotidiani grazie alle politiche per il Covid-19. A Rio de Janeiro, in Brasile, gli omicidi sono diminuiti del 24 per cento.

A Cali, in Colombia, il calo è stato del 29 per cento e a Lima, in Perù, è crollato del 76 per cento. “La pandemia è stata devastante, – concludono i ricercatori –  ma ha offerto un’opportunità per comprendere meglio i processi sociali, compresi quelli responsabili della criminalità in tutto il mondo”.

(Agi)

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