29 Marzo, 2024
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“Amico speciale” finalmente al suo decollo, Associazione Formae Mentis APS

L’Associazione Formae Mentis APS è finalmente riuscita, il 3 giugno, a portare un gruppo di studenti abili e disabili in un’escursione al Parco di Bracciano e Martignano.

Finalmente. Sì, perché il progetto “Amico speciale” è un progetto che è partito da lontano. Da prima della pandemia.

E questo semplice evento – l’uscita al parco- segna la speranza di un ritorno alla normalità. Il progetto, avviato nell’anno scolastico 2019- 2020 con tanto entusiasmo, ha coinvolto diverse classi delle scuole afferenti l’Istituto Luca Paciolo di Bracciano e di Anguillara Sabazia. Anzitutto si è lavorato per informare gli studenti presentando loro il progetto e cercando di trasmettere le sue finalità. Hanno collaborato alla formazione due presidi facenti parte dell’Associazione: Lucia Dutto e Letizia Bernardi, e due funzionari del Parco: Marco Scentoni e Marco Crocicchi. Sono stati quindi formati gli studenti che avrebbero dovuto svolgere la funzione di tutor, accompagnando i compagni più svantaggiati alla scoperta del nostro territorio. Ma poi è scattato il lockdown e con la chiusura delle scuole, con il blocco delle uscite e delle visite guidate il progetto si è necessariamente fermato. Nell’anno scolastico attuale la formazione è ripresa, seppure con difficoltà, perché sempre a distanza. L’uscita nel parco a fine anno scolastico ha comunque rappresentato il punto di svolta, di rinascita, di liberazione. I ragazzi sono stati accompagnati nella visita guidata da Marco Crocicchi che, con la sua pluriennale competenza, ha saputo illustrare ai ragazzi le bellezze ma anche la complessità del mondo naturale e dei delicati equilibri degli ecosistemi. Dalla descrizione del significato che può avere per questi ecosistemi il volume d’acqua che è nel nostro lago, al coinvolgimento dei ragazzi sulla necessità della tutela del bosco e del sottobosco. Equilibri importantissimi per assicurare qualità alla nostra vita e un futuro in salute per tutti.  Un altro lodevole aspetto dell’iniziativa è stata la risposta dei ragazzi “normali“ che hanno accompagnato durante il percorso i loro compagni di scuola che avrebbero potuto avere maggiori difficoltà. Questa simpatia, questa adesione, questa dedizione hanno dato luce e significato all’esperienza perché ha fatto vivere a tutti un momento di crescita nella convivialità.

Tutto si è svolto seguendo le regole contro la pandemia ma con un animo più lieve, più leggero, nella speranza di poter riprendere il percorso a Settembre, arricchendolo sempre di nuovi significati e di nuove avventure. Il progetto avrebbe di fatto dovuto coinvolgere anche i ragazzi residenti delle case in cohousing de Il Trifoglio, proprio per sancire questa “apertura”, questa integrazione tra mondo tipico e mondo delle persone diverse, per dare a tutti l’opportunità di crescere e di costruire relazioni ma anche di sentirsi co-autori della storia, curando il mondo che ci circonda. E anche per far conoscere ai ragazzi disabili delle scuole un’opportunità di futuro insieme, in case che siano case ma ricche di opportunità, aperte al territorio, ai ragazzi normali, alle avventure…Un mondo “normale”.

Letizia Bernardi

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