Anche quest’anno l’emergenza Covid costringerà a mettere da parte tante iniziative popolari e continuare a raccontarle è forse al momento il modo migliore per tenerle comunque vive.

Tra queste c’è l’Infiorata”, che proprio in questi giorni a Bracciano avrebbe creato fermento, emozione e festa tra tanta gente e realtà sociali. Per la festività del Corpus Domini, che quest’anno cadrà appunto domenica 6 giugno, da quasi quarant’anni il Rione Borgo con la Parrocchia Santo Stefano Protomartire ha coordina la realizzazione di numerosi tappeti floreali lungo le vie e le piazze principali. Se non ci fosse stato il Covid a fermare tutto, in queste ore tante mani avrebbero lavorato alla preparazione delle opere artistiche colorate e profumate, che la domenica del Corpus Domini, animano la città di Bracciano. Per tanti anni numerosi tappeti floreali hanno fatto da cornice alla processione del Corpus Domini, ma dietro quello che sembra il miracolo di una notte, in realtà c’è il duro, se pur festoso, impegno di tante persone. L’infiorata nasce dalla preparazione dei bozzetti, poi c’è il momento della “spetalatura”, quando uomini, donne e bambini si ritrovano per ore con forbici e grembiuli per ridurre i fiori in petali da spargere sulle figure disegnate ricurvi in terra e delineate a pennellate di fondi di caffè pressati. Tutto questo fino ad arrivare alle prime luci dell’alba della domenica del giorno di festa, la Polizia Locale chiude le strade al traffico e vigila sull’incolumità di tutti, quindi via Salvatore Negretti, piazza Dante, piazza IV Novembre e su fino ad arrivare al Duomo, vie e piazze si riempiono di gente che lavora, collabora e fa festa per preparare l’Infiorata. Sono tante le realtà associative che negli ultimi anni hanno partecipato alla realizzazione dei tappeti floreali e tra queste ci sono state il Rione Monti, la Pro Loco, la frazione di Vigna di Valle, gli Scout, il Volontariato Vincenziano, l’Unitalsi, la Misericordia e una rappresentanza della scuola Primaria Tommaso Tittoni e tante altre realtà, che nell’edizione del 2019 hanno portato ad avere circa 19 composizioni. Un omaggio ad un evento dal sapore religioso, ma anche culturale e festoso, con l’augurio di tornare a parlarne al tempo presente, quanto prima.

Cinzia Orlandi. 

 

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