29 Marzo, 2024
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NON CE LA BEVIAMO PRESENTA ESPOSTO CONTRO TALETE E INVITA I CITTADINI A MANIFESTARE IL 4/6 A PIAZZA DEL COMUNE

Non ce la beviamo ha presentato ieri 28/5/2021 un esposto alle autorità competenti  in quanto si ravvisano violazioni  nell’iter di gestione del servizio idrico della provincia di Viterbo,

 

con  particolare riferimento agli obblighi di trasparenza , pubblicità e diffusione  degli atti amministrativi di cui al Decreto Lgs n. 33/2013.

 

La riunione dell’ATO 1 del 26/4/2021 che doveva tenersi in forma pubblica è stata di fatto svolta a porte chiuse impedendo ai cittadini di poter assistere e dalla medesima riunione non risulta essere scaturita alcuna pubblicazione delle decisioni assunte né tantomeno del verbale con le votazioni dei Sindaci.

Nel frattempo Talete procede con la manifestazione del bando di interesse per cessione del 40% delle quote di Talete spa , ed è di ieri la notizia che  i Sindaci, su invito del Presidente della S.p.a., approvano il nuovo aumento delle tariffe.

E’ inaccettabile che i Sindaci , in tempo di crisi, si comportino come soci di una qualsiasi S.p.a. calpestando le delibere comunali approvate che vietano gli aumenti delle tariffe  e continuando  a  gestire l’acqua come fosse un affare privato.

Il paventato stato di crisi aziendale è il risultato di una gestione improntata a logiche privatistiche , partitocratiche e clientelari piuttosto che alla garanzia di un servizio essenziale.

Il Presidente di Talete spa ha dichiarato di avviare la ricerca di fondi pubblici ma non ci risulta alcun atto ufficiale in merito, solo chiacchiere. L’unica cosa che  ci risulta sia stata avviata di concreto è il bando di manifestazione di interesse per cedere il 40% del capitale sociale a nuovi operatori economici; un bando che a nostro giudizio, sembra il vestitino su misura per accogliere Acea,  portando a compimento così il piano di privatizzazione, vero obiettivo  che perseguono da anni  i partiti politici e i sindaci piegati al volere delle multinazionali.

L’ingresso di un partner privato non modificherà minimamente l’andamento tenuto finora, anzi tenderà ad esasperarlo, perché i costi che ricadranno per intero sulla tariffa comprenderanno anche la quota dei dividendi che poi verranno ripartiti tra i soci.

Nell’esposto presentato si chiede di avviare un’ indagine al fine di accertare se il bando di manifestazione di interesse pubblicato  da parte di Talete S.p.A sia conforme a quanto previsto dallo Statuto.

Sarebbe necessario prendere atto del fallimento di questo modello di gestione privatistico e avviare un processo di ripubblicizzazione sul modello previsto dalla legge Regionale 5/2014 che prevede anche fondi pubblici  a sostegno della tariffa.

Da parte nostra faremo opposizione a questo scellerato progetto con tutti i mezzi a nostra disposizione, da quelli legali, istituzionali a quelli di piazza.

Facciamo appello ai cittadini, a tutte le forze politiche, ai Sindaci e ai Consiglieri comunali contrari alla privatizzazione, per mettere fine a questo modello di gestione e  a sostenere la battaglia per la gestione pubblica dell’acqua  in tutte le sedi.

Dopo aver presentato l’esposto,  chiedendo pubblicamente incontro al Prefetto,  diamo appuntamento   a tutti i cittadini  il 4 giugno alle ore 17,30  a Piazza del Comune a Viterbo per far sentire forte la nostra voce.

Coord.to Prov.le Comitati Acqua Pubblica
NON CE LA BEVIAMO

 

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