20 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Mosca nega l’ingresso ai voli che aggirano la Bielorussia

Due collegamenti di Air France Parigi-Mosca e uno della Austrian Airlines Vienna-Mosca, che dovevano viaggiare aggirando lo spazio aereo di Minsk come suggerito dalle autorità competenti europee, sono stati cancellati perché la Russia non ha autorizzato l’ingresso

Mosca entra nel braccio di ferro tra Bielorussia e Ue, scoppiato in seguito al dirottamento su Minsk del volo Ryanair Atene-Vilnius con a bordo l’oppositore Roma Protasevich.

Due voli Air France Parigi-Mosca e uno della Austrian Airlines Vienna-Mosca, che dovevano viaggiare tra ieri sera e oggi su rotte che aggiravano lo spazio aereo della Bielorussia, come suggerito dalle autorità competenti europee, sono stati cancellati perché la Russia non ha autorizzato l’ingresso. Lo riportano France Info e l’agenzia Interfax, secondo cui la stessa Air France ha spiegato di non aver ricevuto il permesso di ingresso nello spazio aereo della Federazione.

Una fonte di Interfax ha spiegato che formalmente i collegamenti aerei regolari tra Francia e Russia non sono ripresi, a causa delle restrizioni legate al Covid, e per questo ogni volo “richiede un’approvazione separata da parte delle autorità russe dell’aviazione”.

Sollecitato dai giornalisti sulla questione, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha invitato a rivolgersi alle autorità responsabili dell’aviazione. “L’amministrazione presidenziale non è coinvolta nel controllo del traffico aereo”, ha commentato lapidario.

L’appello dei Paesi del G7

I ministri degli Esteri dei Paesi del G7 si sono schierati dalla stessa parte del dissidente Roman Protasevich: “Chiediamo il suo rilascio immediato e incondizionato così come quello di tutti gli altri giornalisti e prigionieri politici detenuti in Bielorussia”, hanno detto i ministri in una dichiarazione congiunta pubblicata dal governo britannico.

La cirisi internazionale, intanto, ha causato le prime ripercussioni nel mondo dello sport. I campionati Europei di ciclismo su pista, programmati dal 23 al 27 giugno a Minsk, sono stati ufficialmente cancellati. Lo ha annunciato l’Unione europea di ciclismo (UEC) prendendo atto “dell’attuale situazione internazionale”.

(Agi)

Ultimi articoli