20 Aprile, 2024
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Strage della funivia: indagato un dipendente della società di gestione dell’impianto

In un video si vede la funivia che a pochi metri dalla vetta fa un sussulto e torna indietro a 100 chilometri all’ora. Il piccolo Eitan sta meglio: i medici hanno iniziato il risveglio.

C’è un primo indagato nell’inchiesta della procura di Verbania sul disastro della funivia del Mottarone. Secondo quanto si è appreso, è stato iscritto nel registro degli indagati un dipendente della società di gestione dell’impianto, che era stato convocato nella caserma dei carabinieri di Stresa per essere ascoltato come persona informata sui fatti. Secondo indiscrezioni, le persone indagate dovrebbero essere più di una.

L’iscrizione sarebbe collegata alla vicenda della cosiddetta “forchetta”, il dispositivo utilizzato durante le manutenzioni per impedire alle ganasce dei freni di serrarsi. L’ipotesi è che tale dispositivo sia stato dimenticato per errore nel dispositivo frenante, determinando il mancato funzionamento dei freni di sicurezza nel momento in cui si è spezzato il cavo.

AGI – Proseguono le indagini della procura di Verbania per capire cosa abbia causato l’incidente di domenica alla funivia del Mottarone, dove hanno perso la vita 14 persone.

“Da quanto ci è stato riferito sabato pomeriggio – ha detto il procuratore Olimpia Bossi, parlando con i giornalisti – la funivia si è fermata e c’è stato un intervento per rimetterla in funzione. Non sappiamo se questo sia collegato o meno con l’incidente e non sappiamo se al momento del blocco fossero presenti persone nella cabina”.

Sulla dinamica dell’incidente, il procuratore, che ha avuto modo di visionare una parte del filmato delle telecamere di sorveglianza dell’impianto, ha spiegato che “la cabina era arrivata ormai al punto di sbarco, e dalle immagini si vede che sussulta e torna indietro”, pare ad una velocità di circa 100 chilometri l’ora. Sotto osservazione anche i freni che non hanno bloccato l’impianto.

n particolare, sull’inchiesta, il procuratore Olimpia Bossi ha ribadito: “a proposito delle eventuali iscrizioni nel registro degli indagati spero di avere un quadro più chiaro in pochi giorni. Molto dipende dai risultati delle acquisizioni documentale che è in corso.

La mole di documenti è notevole, e richiederà tempo per essere esaminata. Io voglio essere sicura – ha precisato –  di sapere a che titolo devo eventualmente sentire una persona. Stiamo comunque valutando se cominciare a sentire persone che erano pacificamente a conoscenza dei fatti”.

A questo proposito a quanto apprende l’AGI, sono stati convocati come persone informate sui fatti alcuni dipendenti della società ‘Ferrovie Mottarone’ che gestisce l’impianto.

Alla firma dal Procuratore Olimpia Bossi l’autorizzazione alla consegna delle salme delle vittime alle famiglie. Il magistrato ha infatti disposto sulle salme solo “riscontri diagnostici esterni” considerando l’autopsia non necessaria.

Morto per un malore un operatore tv

Anche la giornata di oggi, purtroppo è stata funestata da un’altra brutta notizia: un operatore tv, che stava lavorando per Mediaset, Nicola Pontoriero, di 52 anni, è morto per un malore nella zona del Mottarone, dove stava realizzando un servizio sulla tragedia di domenica.

Sul confronto in atto tra comune di Stresa e regione sulla proprietà dell’impianto, alcuni chiarimenti sono stati forniti dall’assessore regionale al patrimonio Andrea Tronzano, nel corso delle comunicazioni, oggi, in Aula. “In data 21 marzo 1997, con la legge regionale 15, – ha spiegato –  la regione ha trasferito al Comune di Stresa la proprietà degli impianti e delle attrezzature”.

“La trascrizione dell’attribuzione della proprietà – ha aggiunto –  non è potuta avvenire perchè il comune, sollecitato ancora a marzo, non ha prodotto gli atti più volte richiesti”.

A fronte di un’inchiesta che prosegue, notizie caute ma un po’ più confortanti arrivano dall’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato il piccolo Etan, di 5 anni, unico superstite della tragedia. “Il bambino ha passato una notte tranquilla, è sempre stabile e l’equipe medica ha iniziato questa mattina l’iter per il risveglio, con la riduzione progressiva dei dosaggi dei farmaci che lo stanno tenendo in coma farmacologico” ha spiegato il direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle.

Iniziate le operazioni di risveglio per il bimbo superstite

“Le operazioni di risveglio sono cominciate, – ha aggiunto – in questo momento la risposta del bimbo é positiva, con alcuni colpi di tosse, qualche movimento e momenti di respiro spontaneo, ma in termini precauzionali stiamo andando con molta piú calma e attenzione proprio perché la situazione clinica del bambino resta critica”.

Il bambino é intubato e la prognosi é ancora riservata – ha detto ancora La Valle – se il percorso prosegue in questo modo e la situazione clinica resta stabile, l’auspicio é che possa essere estubato domattina. Quello che ci preoccupa di piú sono le complicanze non legate al sistema neurologico, che é integro, ma quelle che potrebbero sorgere in conseguenza del politrauma”.

Anche Papa Francesco ha rivolto un pensiero al piccolo Etan. In un telegramma inviato dal segretario di stato vaticano, cardinale Pietro Parolin al vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, si dice infatti: Papa Francesco  “ha appreso con grande dolore la notizia del drammatico incidente avvenuto presso la funivia Stresa Mottarone e desidera esprimere ai familiari delle vittime vicinanza e sentito cordoglio”.

“Pensando – si legge nel telegramma-  con commozione a tante vite tragicamente spezzate mentre erano immerse nella meraviglia del creato, assicura la preghiera per quanti sono scomparsi, per chi li piange e per il piccolo Etan, la cui delicata vicenda segue con trepidazione”.

Lutto anche al Giro d’Italia che per rispetto delle vittime non passerà sul Mottarone come previsto.

(Agi)

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