19 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

A Milano arriva una famiglia afghana salvata con i corridoi umanitari. I sindaci leghisti: “Noi non li vogliamo”

L’impegno della Comunità di Sant’Egidio ha trovato ospitalità per una madre con i suoi tre figli arrivati da Lesbo. Ma sindaci lombardi del Carroccio si oppongono ad averne altri nelle loro città. “Li prendano Sala e le amministrazioni Pd”

“New Life”, così ha commentato, emozionata, una ragazza della famiglia afghana arrivata ieri sera a Milano, con i corridoi umanitari, dall’isola greca di Lesbo. Fa parte del gruppo di quaranta profughi, appartenenti a nove nazionalità, atterrati ieri a Fiumicino e che in serata hanno raggiunto le ospitalità in casa in diverse regioni italiane secondo il modello, ormai sperimentato, dei corridoi umanitari, che dal febbraio 2016 fino ad oggi hanno permesso di giungere in sicurezza, al riparo dai trafficanti di esseri umani, oltre 3.500 persone in Italia, Francia, Belgio e Andorra. La notizia arriva dalla Comunità di Sant’Egidio che è in prima linea da anni per far passare il modello dei corridoio umanitari come via legale all’immigrazione, un canale sicuro per evitare le morti nel Mediterraneo. L’arrivo dei profughi a Fiumicino e da lì a Milano avviene proprio nelle ore in cui si apprende dell’ennesimo naufragio nel canale di Sicilia. Questa volta si sono perse le tracce di un’imbarcazione partita dalla Tunisia con 50 persone a bordo.

La famiglia, ospitata ora in un appartamento della zona sud di Milano, è di etnia hazara, composta da una madre con tre figli, era bloccata nell’isola greca di Lesbo da due anni“Nei primi racconti, emerge il ricordo delle fiamme dell’incendio del campo profughi e la fatica mentale nel resistere a una situazione in cui tutto appare bloccato e senza speranza. Ora, finalmente, il sogno di una nuova vita e del ritorno a scuola per i ragazzi”, raccontano Stefano Pasta e Ulderico Maggi, due dei responsabili della comunità di Sant’Egidio a Milano.

L’obiettivo dei corridoi umanitari da Lesbo è quello di risolvere la situazione di una parte dei profughi (famiglie con bambini, persone vulnerabili e minori non accompagnati) presenti nell’isola greca ormai da tempo, in attesa di una collocazione, con condizioni di vita rese ancora più difficili in questi ultimi mesi per gli effetti della pandemia. L’accoglienza “diffusa” è un elemento decisivo di un progetto, totalmente autofinanziato, che sta favorendo l’inserimento dei profughi arrivati nel tessuto civile e sociale del Paese, nel circuito scolastico per i minori e in quello lavorativo per gli adulti, con grande beneficio per la società.

Proprio nello stesso momento, dai sindaci della Lega lombardi arriva un no netto all’accoglienza. “I nostri Comuni non prenderanno nessuno dei 60 immigrati, sbarcati in questi ultimi giorni in Sicilia, che il ministero dell’Interno vorrebbe inviare in Lombardia, dove andrebbero appunto 60 immigrati dei 559 che il Viminale vorrebbe smistare tra le Regioni italiane. La Lombardia è in assoluto la Regione che ha pagato il prezzo più alto al Covid, anche in termini economici, per via delle tante chiusure ripetute”, dicono Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier, e Giacomo Ghilardi, coordinatore regionale Sindaci Lega della Lombardia.

”Sul territorio abbiamo tante famiglie in difficoltà, tante famiglie rimaste senza lavoro e senza reddito, per cui ogni euro disponibile serve per aiutare la nostra gente. Su questo non si discute: prima gli italiani, prima le nostre famiglie. Ci pensi il sindaco Giuseppe Sala a prendersi questi 60 immigrati che, per inciso, non hanno il minimo requisito per essere considerati profughi, trattandosi di migranti economici. Del resto la storia di questi anni insegna che il 90% delle domande di asilo presentate da questi decine di migliaia di immigrati inviati in Lombardia sono state respinte dalle varie commissioni. Per cui nessuna giunta leghista in Lombardia li prenderà in carico: non abbiamo dubbi che ci penseranno i sindaci del PD ad accoglierli…”

(La Repubblica)

 

Ultimi articoli