19 Aprile, 2024
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Csm, Ardita da Giletti: “Calunnie contro di me inviate da Contrafatto? Stento a credere”. E rivela un particolare

Sebastiano Ardita, consigliere del Csm, è stato ospite stasera domenica 16 maggio 2021 del programma Non è l’arena su La7. 

In merito alla presunta loggia Ungheria, sollecitato dalle domande di Massimo Giletti, ha detto di “stentare a credere che Marcella Contrafatto possa aver partecipato a qualcosa del genere, non riesco a vederla nel ruolo di chi imbusta una calunnia contro di me e la consegna a giornali e al consigliere Di Matteo.”

“Stento a credere che Marcella Contrafatto possa aver partecipato ad un’azione del genere”, ha detto Sebastiano Ardita, alla domanda se possa essere stata la funzionaria Marcella Contrafatto a far recapitare i verbali dell’avvocato Amara ai giornalisti.
Ardita racconta poi un particolare: “Siamo nel Natale che precede il lockdown, bussano alla mia porta nell’ufficio del Consiglio: era la signora Contrafatto, aveva in mano un oggettino di cristallo che le avevo regalato, mi guarda con gli occhi lucidi dicendo ’dottore lei è l’unico consigliere che mi ha pensato, io questo non lo dimenticherò’. Per questo e anche per altre ragioni che non sto qui a raccontare, io ho sempre visto negli occhi di Marcella Contrafatto un atteggiamento, uno sguardo di affettuosa riconoscenza nei miei confronti. Francamente, non riesco a vederla nel ruolo di chi imbusta una calunnia e la manda al dottor Di Matteo e ai giornali contro di me” . E se fosse stata davvero la Contrafatto? “La perdonerei”, risponde Ardita, “in tutta la mia vita non ho mai fatto nulla contro qualcuno che è più debole di me. Quindi la perdonerei sicuramente”.

Ardita, ha poi aggiunto dell’altro su questa vicenda. “Da magistrato e da cittadino aspetto che si faccia piena chiarezza su queste vicende e non voglio creare condizioni di imbarazzo a chi deve indagare”, ha affermato Sebastiano Ardita, consigliere del Csm, ospite di Non è l’arena, in merito alla presunta loggia Ungheria. “Mi ero abituato al rischio di un attentato all’integrità fisica, non a quella morale – ha affermato – ma avendo una vita assolutamente trasparente, non ho nessun problema”. “Può capitare nella vita professionale di essere oggetto di una calunnia, più grave è essere oggetto di una congerie di fatti e circostanze che sono tutti da chiarire. Gli accertamenti vanno lasciati a chi li deve fare“, ha aggiunto seduto nella poltrona davanti al conduttore della trasmissione Massimo Giletti.

 “Il dato di partenza è che oggi io e Di Matteo non svolgiamo funzioni di potere all’interno del Csm. Prova ne è il fatto che abbiamo firmato un documento nel quale supportato l’idea di un sorteggio temperato per i componenti, per gli incarichi, addirittura per abolire l’immunità, le prerogative dei consiglieri e fare in modo che se sbagliano, paghino. La nostra posizione mal si concilierebbe con una guerra di potere, noi vogliamo togliere il potere al Csm per restituire autonomia alla magistratura”.

(Corrieredellumbria)

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