E’ la reazione al flop dell’alleanza con i 5 Stelle. Letta ci pensa…

Alessandro Alfieri di Base Riformista, l’orfiniano Francesco VerducciGoffredo Bettini. Da angolature diverse, si esplicita nel dibattito alla Direzione Pd la spinta sul proporzionale. Una spinta che il flop delle trattative con i 5 Stelle sui comuni ha reso più forte. Enrico Letta non chiude ma posticipa un confronto in materia. “Discutiamone nelle Agorà” che partiranno in estate, dice il segretario in Direzione. Letta, al momento del suo insediamento due mesi fa, aveva espresso la sua preferenza per il maggioritario, un sistema a cui il segretario resta idealmente legato. Detto questo, la consapevolezza diffusa tra i dem è che archiviare il Rosatellum è faccenda complicata. Trovare i numeri per una nuova legge elettorale è un’impresa. Che si tratti di maggioritario o di proporzionale visti i veti contrapposti tra le varie forze politiche. Anche la vecchia maggioranza giallorossa si era impantanata -nonostante fosse tra i punti del programma di governo del Conte 2- dopo che i renziani di Italia Viva avevano preso le distanze dal Brescellum. Oggi però i 5 Stelle, vista l’aria in casa dem, provano a rilanciare il progetto. Lo fa per primo proprio Giuseppe Brescia, firmatario del testo: “Il proporzionale non è la palude, ma competizione sincera”, scrive su Il Foglio il presidente della Affari costituzionali rilanciando le preferenze. E la grillina Vittoria Baldino chiede che la legge elettorale “torni in agenda”.

Nel Pd il rilancio sul proporzionale ha, per alcuni settori dem, lo scopo di mettere una distanza dalla ‘alleanza organica’ con i 5 Stelle. “Credo che una legge elettorale proporzionale con correttivi maggioritaria sia la migliore”, dice Alfieri dell’area Lotti-Guerini. Per Verducci dei Giovani Turchi: “Il proporzionaleè la legge che spinge l’identità e il protagonismo delle forze politiche. Noi abbiamo legato il nostro sì al referendum sul taglio dei parlamentari a una legge elettorale proporzionale. Diamo seguito a quella proposta, ora più che mai”. Bettini, che invece è grande sponsor dell’alleanza con i 5 Stelle, declina la cosa con una lettura diversa: “Sono sempre stato per uno schema maggioritario. Ora, il sistema proporzionale rispetto alla strategia in campo è più consono, evita anche che le forze che non ci riconoscono, come Azione e Italia viva, si trovino una loro casa per esprimere le loro grandi potenzialità e non entrino troppo in un dibattito che per noi crea una difficoltà ulteriore”. Sollecitazioni di fronte alle quali Letta rinvia la riflessione a un confronto successivo richiamando anche a un bagno di realtà: “In questo momento” in cui il Paese è impegnato sulle riaperture, “una discussione sulla legge elettorale sarebbe un modo per rappresentare un Parlamento sfasato rispetto alle esigenze della società”.

Letta poi pone anche una questione di metodo riguardo alla legge elettorale. “La questione della legge elettorale -dice in Direzione- va scissa dalle nostre convenienze politiche del momento”, sia perchè ha sempre punito chi lo ha fatto, sia “per un motivo concreto: noi siamo una minoranza in questo Parlamento per la rovinosa sconfitta del 2016 e le scissione intervenute. Quindi non possiamo fare una legge elettorale da soli, neanche con gli alleati più vicini”, avverte il segretario. “Serve una larga intesa” e non è possibile alcun “blitz” in Parlamento, sottolinea Letta che apre a un confronto sulla legge elettorale a partire dalle Agorà. “Dobbiamo partire dalle condizioni della nostra democrazia, tema che farà parte della Agorà. Da quello partiremo per fare un ragionamento su che tipo di legge elettorale. Credo che raccordare la discussione sulla legge elettorale a un esame vero delle condizioni della democrazia, sia un percorso giusto anche per il confronto tra noi e poi con gli altri partiti”.

Verducci: alleanza a tutti i costi con M5s farebbe male al Pd – Il Pd non deve seguire uno “schema ideologico di alleanze a tutti i costi con M5s” perché ci sarebbe un “rischio di subalternità”. Lo ha detto il senatore Pd Francesco Verducci, intervenendo oggi alla direzione del partito. “È molto importante che Enrico Letta abbia indicato come prioritario il protagonismo del Pd, rilanciare la nostra identità e il nostro rapporto con la società. Questo deve valere sia in preparazione delle amministrative sia in vista delle politiche”. “Viceversa, – ha precisato – a noi farebbe molto male uno schema ideologico di alleanze a tutti i costi con M5s, perchè c’è il rischio di subalternità a scapito del nostro ruolo. Sarebbe sbagliato forzare su schemi precostituiti: le alleanze vanno fatte sulla base delle cose da fare”. Secondo Verducci “Per il Pd il terreno decisivo sarà quello di dare risposte alla questione sociale ingigantita dalla pandemia, dare rappresentanza a chi sta pagando di più questa crisi. La questione della rappresentanza si lega anche al tema della riforma elettorale. Il Pd mesi fa vincolò il suo ‘si’ al Referendum sul taglio dei parlamentari ad una nuova legge elettorale proporzionale che evitasse distorsioni alla rappresentanza sociale e territoriale. È fondamentale adesso che il Pd rilanci questa iniziativa. Il proporzionale può essere anche la legge più adatta per rilanciare il profilo del Pd e l sua vocazione maggioritaria”.

(Affaritaliani)

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