29 Marzo, 2024
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Guerra Casaleggio-Conte: Rousseau nega ai vertici M5s i dati sugli iscritti

Secondo l’associazione di Davide Casaleggio, quella dei vertici 5 stelle è “una pretesa contraria alla legge”

E’ contro la legge richiedere i dati degli iscritti M5s se ad avanzare la ‘pretesa’ non sono gli stessi o il rappresentante legale del Movimento 5 stelle che, per l’Associazione Rousseau, ad oggi, non c’è. Continua la guerra dei ‘nomi e cognomi’ in  M5s ed è, di nuovo, muro contro muro fra Rousseau e Conte, al lavoro sul progetto di rifondazione voluto dallo stesso garante, Beppe Grillo.

Insomma, Casaleggio versus l’avvocato Giuseppe Conte, leader in pectore del ‘neo movimento’. Il tutto accade nel giorno in cui, dopo diverso tempo, sottolineano fonti M5s, è stata convocata un’assemblea dei gruppi parlamentari, chiesta a più voci, dopo l’ultima riunione con Conte, e non convocata. Una vittoria, si osserva negli ambienti pentastellati, per chi ha insistito in queste settimane sulla necessità di un confronto politico, che allargasse la consueta riunione settimanale sui lavori parlamentari. Fra questi l’ex viceministro Stefano Buffagni. E’ stato lui ad aver proposto per martedì sera, viene riferito, una riunione aperta a quanti, fra i deputati, volessero partecipare.

Oltre trenta le adesioni, ma l’incontro (in cui nessuno sarebbe stato avverso alla mission di Conte, anzi), visto che i direttivi hanno ‘chiamato a raccolta’ per la congiunta potrebbe sfumare. L’ex premier, intanto, avrebbe dovuto partecipare alla discussione – l’odg tratta di organizzazione interna – di stasera, ma dopo il post di Casaleggio c’è chi pensa che possa non prendervi parte. Intanto c’è chi insiste sulla necessità che dopo aver accettato la sfida del nuovo M5s 2.0, cominci subito a ‘dare le carte’. Con le amministrative alle porte, la necessità di formare le liste non c’è tempo per aspettare, è il ragionamento.

Davide “Casaleggio per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare”, ha sottolineato il 6 maggio scorso l’ex presidente del Consiglio. “Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali. Abbiamo predisposto tutto per partire. Siamo pronti. Questa impasse sta solo rallentando il processo costituente, ma certo non lo bloccherà. Verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio. Se Rousseau non vorrà procedere in questa direzione, chiederemo l’intervento del Garante della Privacy e ricorreremo a tutti gli strumenti per contrastare eventuali abusi – continua – Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento”, ha avvertito.

La risposta di Rousseau è diventata pubblica sul blog delle Stelle: “Ci perdonerete l’ironia, ma la vicenda dei dati degli iscritti del Movimento 5 Stelle sta assumendo dimensioni grottesche. E’ nata addirittura una nuova categoria di persone: ‘i no lex’. Persone che negano l’esistenza delle leggi”. Rousseau “per legge non può assolutamente comunicare gli elenchi di iscritti a persone diverse dal legittimo rappresentante legale o addirittura, come richiesto, a persone neanche iscritte al Movimento perché qualora lo facesse significherebbe per Rousseau operare in contrasto con quanto richiesto dalla normativa con la conseguenza di incorrere in gravissime sanzioni”, sottolinea.

E ancora: “Tutti coloro che hanno deciso di iscriversi al Movimento 5 Stelle hanno espresso la chiara volontà di aderire all’Associazione Movimento 5 Stelle e al suo Statuto che prevede che il titolare dei dati sia il Movimento 5 Stelle nella figura del rappresentante legale. Se Rousseau comunicasse, infatti, i dati degli iscritti del Movimento 5 Stelle ad un soggetto terzo, diverso dal rappresentante legale del Movimento, e che per questo non abbia legittimità o titolo per riceverli, violerebbe il Codice Privacy che prevede fino alla pena della reclusione per comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala”, spiega.

“Per questo motivo non è assolutamente possibile neanche comunicare la lista di iscritti del Movimento 5 Stelle ad una neo forza politica che abbia una diversa associazione con un diverso Statuto e un diverso simbolo, al quale gli iscritti del Movimento non hanno, infatti, dichiarato esplicitamente e deliberatamente di voler aderire. Paradossalmente sarebbe come comunicare tutti i dati degli iscritti del Movimento a soggetti politici diversi come Italia Viva o il Partito Democratico o la Lega”, osserva e non dimentica di ricordare: “Continuiamo ad attendere che la promessa pubblica di saldare i debiti venga onorata visto che ad oggi continua ad essere solo un annuncio sui social. I dipendenti di Rousseau sono in cassa integrazione”. Di tutto questo, verosimilmente, non si potrà non discutere nei prossimi giorni, a cominciare dalla congiunta.

(Agi)

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