29 Marzo, 2024
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Orrore a Kabul, bomba a scuola fa strage di ragazze

In Afghanistan la minoranza sciita hazara di nuovo nel mirino di un attentato. Sono almeno 40 le vittime dell’esplosione e una settantina i feriti

Orrore a Kabul, dove la minoranza sciita hazara è tornata di nuovo nel mirino di un attentato, e stavolta le vittime erano poco più che bambine: sono morte almeno in 40 e decine sono rimaste ferite in un attentato all’entrata di una scuola secondaria.

Bomba esplode all’uscita da scuola, almeno 40 vittime e 70 feriti

Una bomba è esplosa proprio nel momento in cui le ragazzine lasciavano le aule. La maggior parte delle vittime erano proprio studenti. Ci sono stati anche almeno 70 feriti, molti versano in stato critico.

“I nostri bambini non meritano tutto questo. Nessun bambino lo merita, questo è terrorismo internazionale”, ha denunciato su Twitter l’attivista afghana Wazhma Frogh. La scuola era un liceo frequentato da ragazzi e ragazze, che studiano in tre diverse fasce orarie, la seconda delle quali – ha spiegato Najiba Atrian, portavoce del ministero del’Istruzione alla Reuters – era quella delle ragazze.

Non è la prima volta che la minoranza hazara viene colpita: lo scorso ottobre, in un’altra scuola, ci furono 24 morti e 57 feriti. Un anno fa, nello stesso quartiere, fu attaccato anche un ospedale di maternità: morirono 16 persone, tra cui due neonati, puerpere e ostetriche.

L’attentato non è stato rivendicato ma si punta sui jihadisti dello Stato Islamico

Sebbene l’attacco odierno non sia stato ancora rivendicato, tutto punta sui jihadisti dello Stato Islamico, che considerano gli hazara apostati. I talebani, che in un comunicato hanno preso le distanze, hanno accusato “i circoli sinistri che, per conto dello Stato Islamico, operano sotto le ali e la copertura dei servizi di intelligence dell’amministrazione di Kabul”.

Ma in un rimpallo di accuse, il presidente afghano Ashraf Ghani ha accusato i talebani di aver “dimostrato ancora una volta che non solo non sono disposti a porre fine alla crisi attuale con mezzi pacifici, ma complicano la situazione per sabotare le opportunità di pace”.

Il presidente ha parlato di “crimine contro l’umanità e i principi islamici” e ha detto che i talebani, anche nel mese sacro del Ramadan, “attaccano senza pietà i luoghi pubblici e le scuole femminili”. E considerato l’accaduto, ha ordinato alle forze di sicurezza di “rispondere” con forza.

Livelli di violenza aumentati in Afghanistan

Del resto i livelli di violenza nel Paese sono già aumentati, soprattutto nell’ultima settimana, dopo la scadenza della data del primo maggio che i talebani avevano concordato, nel febbraio dello scorso anno a Doha, con gli Stati Uniti perchè le truppe straniere lasciassero l’Afghanistan.

L’amministrazione Biden ha rinviato la data del ritiro fino al prossimo 11 settembre, quando saranno trascorsi due decenni dagli attacchi jihadisti alle Torri Gemelle, che innescarono poco dopo l’invasione americana dell’Afghanistan che rovesciò i talebani.

Ma solo nelle ultime 24 ore, a sentire Kabul, sono morti almeno 250 talebani e 106 sono rimasti feriti nei combattimenti con le truppe afghane in nove delle 34 province del Paese. Mai così tanti estremisti sono morti in appena 24 ore negli ultimi due anni in Afghanistan: ed è la dimostrazione di come il conflitto nel Paese si sia intensificato nonostante i tentativi di far avanzare i colloqui di pace ormai da tempo in stallo.

(Agi)

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