La nostra splendida Costituzione inizia così, prima frase dell’Art.1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La disoccupazione, la sottoccupazione, la rassegnazione al non lavoro: una tragedia nazionale, che colpisce specialmente i giovani e le donne. Una società civile non può tollerare questa piaga, non può accettare che “le regole del mercato” considerino questo come un dato strutturale, addirittura necessario.
Dobbiamo ricordare il papa quando dice che «.. non è comunismo ma cristianesimo allo stato puro..» ?

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La data della Festa dei lavoratori, il 1° maggio, fu stabilita a Parigi nel 1889: prende spunto da un episodio avvenuto tre anni prima a Chicago

L’episodio che ha ispirato la data nella quale attualmente, in molti Paesi del mondo, si celebra la Festa del lavoro (o dei lavoratori), avvenne a negli Usa, a Chicago il 1° maggio del 1886. Quel giorno era stato indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti con il quale gli operai rivendicavano migliori e più umane condizioni di lavoro: a metà Ottocento non era raro che si lavorasse anche 16 ore al giorno, la “sicurezza” non era neppure contemplata e i morti sul lavoro erano cosa di tutti i giorni.

La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò con una e propria vera battaglia tra i lavoratori in sciopero e la polizia di Chicago: undici persone persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di Haymarket.

Gli operai più famosi della storia: sono quelli fotografati durante la costruzione del Rockfeller center a New York, nel 1932.

DA PARIGI AL RESTO DEL MONDO. 

Tre anni dopo, il 20 luglio del 1889, a Parigi, durante il primo congresso della Seconda Internazionale (l’organizzazione creata dai partiti socialisti e laburisti europei) fu lanciata l’idea di una grande manifestazione per chiedere la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore.

Nella scelta della data si tenne conto proprio degli episodi di Chicago del 1886 e si decise di celebrare il lavoro e i lavoratori il Primo Maggio.

L’iniziativa divenne un simbolo delle rivendicazioni operaie, di lavoratori che in quegli anni lottavano per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori. Varcò i confini francesi e, nonostante la risposta repressiva di molti governi, la manifestazione del 1° maggio del 1890 (la prima manifestazione internazionale della storia) registrò un’altissima adesione.

Dal 1947 la Festa del lavoro e dei lavoratori divenne ufficialmente festa nazionale italiana e attualmente il Primo Maggio è giorno di festa nazionale in molti Paesi: da Cuba alla Turchia, dal Brasile alla Cina e poi Russia, Messico e diversi Paesi dell’Unione europea. Curiosamente non lo è negli Stati Uniti, il Paese da cui, in un certo senso, tutto cominciò. Negli Usa si celebra una festa dei lavoratori il primo lunedì di settembre.

(Focus)

 

Primo Maggio: “Ecco il cast del Concertone, più sanremese di Sanremo”

Il concerto torna in diretta dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Sul palco il meglio della nuova scena italiana con Noel Gallagher e LP. La diretta su Rai 3 e Rai Radio 2

Il Concerto del Primo Maggio è alle porte. E’ ancora un cantiere aperto ma si avvicina. Nonostante la pandemia e le difficoltà ad organizzare un evento complesso con 40 artisti live sul palco e grazie alla possibilità concessa dal decreto riaperture lo spettacolo sarà dal vivo e non si esclude pubblico contingentato a inviti tra sponsor, sindacati e team degli artisti. Lo show, che avrà come ospiti stranieri d’eccezione Noel Gallagher e LP,  partirà alle 16 e 30 dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, trasmesso in diretta su Rai3, Rai Radio 2 e RaiPlay. Il cast si adatta al pubblico più largo della tv e della radio e quello più giovane di Raiplay: sui 40 chiamati a esibirsi, ci sono 17 artisti sanremesi dei 26 in gara, sembra quasi una riproposizione del Festival. Ma l’organizzatore di iCompany Massimo Bonelli invita a spostarsi su un diverso punto di vista: “E’ il Festival ad aver pescato a piene mani dal cast dei Concertoni passati, vedi Colapesce Dimartino, i Coma_Cose e tanti altri. Io ho soltanto seguito il lavoro di rinnovamento editoriale delle ultime edizioni per riportare sul palco la musica attuale piuttosto che il remake degli anni Novanta degli anni precedenti, quello stigmatizzato nella loro canzone da Elio e le Storie Tese, all’insegna del rinnovamento e del giusto spazio all’avanguardia. Questa è la linea che ho perseguito e che credo sinceramente si sia riverberata anche sull’ultimo Festival. Ma qui vorrei non solo la musica alternativa, vorrei tutta la musica, quella che non si esprime da più di un anno”.

Fedez sarà tra gli ospiti del Concertone 

Per quanto riguarda il pubblico, in platea potrebbero esserci 1070 posti assegnati, come avvenuto la scorsa estate per i concerti contingentati alla Cavea del Parco della Musica: “Pensiamo a un pubblico di ospiti, tra sindacati, sponsor e persone collegate agli artisti”. Il cast è ampio ed eterogeneo e dà la possibilità di raccontare le storie e le emozioni comuni a tutti e il particolare momento che stiamo vivendo.

Oltre ai già citati Noel Gallagher e LP, nelle oltre 6 ore di musica dal vivo si alterneranno sul palco 40 artisti qui in ordine rigorosamente alfabetico: Alex Britti, Après La Classe & Sud Sound System, Balthazar, Edoardo Bennato, Bugo, Chadia Rodriguez ft. Federica Carta, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Enrico Ruggeri, Ermal Meta, Extraliscio, Fabrizio Moro con Vinicio Marchionni e Giacomo Ferrara, Fasma, Fast Animals And Slow Kids & Willie Peyote, Fedez, Folcast, Francesca Michielin, Francesco Renga, Gaia, Ghemon, Gianna Nannini e Claudio Capéo, Ginevra, Gio Evan, Il Tre, L’orchestraccia, La Rappresentante Di Lista , Madame, Mara Sattei, Max Gazzè & The Magical Mystery Band, Michele Bravi, Modena City Ramblers, Motta, Nayt, Noemi, Orchestra Multietnica Di Arezzo con Magherita Vicario, Piero Pelù, The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Vasco Brondi, Wrongonyou.

“Senza piazza la vocazione è più televisiva” dice ancora l’organizzatore di iCompany Massimo Bonelli, “gli artisti lo sanno. Il cast rappresenta la nuova musica in modo trasversale. Io lo definisco un cast “grandangolare”, a 360 gradi, trasversale, largo, che parla in maniera corale e che evita di diventare settoriale. Per un pubblico ampio, non solo quello del Primo maggio ma anche quello di un’area che non ti aspetteresti. Vorrei realizzare un galà della musica italiana, in cui ci stringiamo a parlare e raccontare una storia di tutti noi”. Bonelli non è preoccupato dal crollo degli ascolti della cerimonia degli Oscar. Gli eventi in tv, sottolinea, non sono tutti uguali, anche se “anch’io in questo periodo non vedo l’ora come tutti di stare all’aria aperta piuttosto che di fronte alla tv”. Quest’anno cambia il gruppo di autori: “Gli autori cambiano perché le routine matrimoniali non andavano bene per questa sfida, ci si prende una tregua per rinforzarsi. Non seguo gli ascolti tv di persona, punto a costruire un buon cast per la tv pubblica. Sarà un Primo maggio più legato ai contenuti, gli autori sapranno poi come ottimizzare gli ascolti”.

Taranto quest’anno sospende il suo concerto dell'”Uno maggio” “Ho affetto e stima con gli organizzatori, non ho seguito ma immagino che come per noi anche per loro sia molto complesso organizzare un evento, le difficoltà sono colossali, è una situazione surreale, tra smart working e necessità di lavorare in stanze separate”. Promosso da CGIL, CISL e UIL, prodotto e organizzato da iCompany, il Concerto del Primo Maggio di Roma verrà trasmesso in diretta dalle ore 16.30 alle ore 19.00 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00.  L’intero evento sarà disponibile anche su RaiPlay, sia in diretta che on demand. Il suo slogan è “L’Italia si cura con il lavoro”, ovvero: “la ripartenza nel nostro Paese è possibile attraverso il lavoro e una campagna vaccinale nazionale diffusa”. Il Concertone ospiterà le riflessioni dei segretari generali dei Sindacati e le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.

(La Repubblica)

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