29 Marzo, 2024
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I complimenti del Financial Times a Draghi: “Con lui l’Italia è diventata un modello europeo”

Il quotidiano economico esalta le doti del premier: “La voce di Roma viene ascoltata forte e chiara a Parigi e Berlino, ma sta sempre più fissando l’agenda mentre l’Ue tenta di uscire dalla pandemia Covid-19”

 

Sono trascorsi meno di tre mesi dall’istituzione del governo Draghi, ma i risultati sono già chiari e visibili: questo è quello che pensa il Financial Times tessendo le lodi al premier italiano.

“Non solo la voce di Roma viene ascoltata forte e chiara a Parigi e Berlino, ma sta sempre più fissando l’agenda mentre l’Ue tenta di uscire dalla pandemia Covid-19”.

Nell’analisi del quotidiano economico, l’Italia è diventata un “modello europeo”, anche grazie agli stretti legami del nuovo presidente del Consiglio con Parigi e Berlino che “ridisegnano le relazioni dell’Ue”.

Pur non nascondendo il rischio paventato da alcuni “che le aspettative su ciò che Draghi possa realisticamente realizzare siano già diventate troppo alte”, l’opinione del Financial Times sembra essere largamente positiva.

Un’apertura di credito che per il quotidiano finanziario appare condivisa dai mercati: “Spesso preoccupati per l’entità del debito pubblico italiano, per ora restano indifferenti, segno di fiducia nel nuovo premier” alla vigilia della presentazione del Recovery plan.

Per quanto riguarda la politica estera, il Financial Times valuta positivamente anche la decisione di bloccare le esportazioni di vaccini, “una mossa rischiosa” che però è stata poi “rapidamente sostenuta da Parigi” e “ha fornito copertura politica alla presidente della commissione Ursula von der Leyen”.

Così come viene valutata in positivo l’uscita contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Mentre altri leader europei sono rimasti in gran parte in silenzio, Draghi ha criticato duramente Erdogan, suscitando rabbia in Turchia ma distogliendo l’attenzione dall’incidente diplomatico dell’Ue”, che aveva visto coinvolti von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

(Globalist)

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