19 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Bonus vacanze, possibile usufruirne più di una volta e cederlo: le novità 2021

Nel 2021 cambiano, in parte, le modalità di fruizione del Bonus vacanze: dalla proroga alla possibilità di cederlo, le novità in arrivo già a partire da questa estate

 

Per rilanciare il turismo in Italia, uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid, si sta pensando ad una riformulazione del Bonus vacanze 2021, che prevedere una proroga e l’estensione dello stesso, con la possibilità di cederlo ed usarlo più di una volta. Vediamo, nello specifico, quali sono le modifiche presentate con l’emendamento al dl Sostegni.

Bonus vacanze 2021, si cambia ancora: le novità in arrivo da questa estate

Il ministero del Turismo ha presentato un emendamento al dl Sostegni che, di fatto, vedrebbe cambiare le modalità di fruizione del Bonus vacanze, già a partire da questa estate.

Nello specifico, i punti cardine della modifica rischiera sono tre, ovvero:

  • proroga del bonus fino a giugno 2022;
  • possibilità di cessione alle agenzie di viaggio;
  • autorizzazione a poter usufruire dell’agevolazione più di una volta, per strutture e periodi diversi.

A confermarlo anche il ministro Massimo Garavaglia che, in commissione Attività produttive di Montecitorio, ha dichiarato: “Abbiamo intenzione di sostenere l’emendamento che prevede l’estensione della validità dei voucher da 18 a 24 mesi e la possibilità di cederlo alle agenzie di viaggio“.

Bonus vacanze, quali sono le condizioni attuali per richiederlo? Requisiti e limiti di utilizzo

Ad oggi, chi ha richiesto il bonus dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 può utilizzarlo fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, il Bonus vacanze – così come prevedono le leggi attuali – può:

  • essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto;
  • essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia (albergo, campeggio, villaggio turistico, agriturismo e bed & breakfast);
  • essere utilizzato nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore, mentre il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene intestato il documento di spesa del soggiorno (fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale).

Lo sconto applicato come “Bonus vacanze” sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.

L’emendamento al decreto Sostegni, quindi, andrebbe a cambiare le carte in tavola, permettendo – di fatto – di usufruire dell’agevolazione anche “a rate”, coinvolgendo le agenzie turistiche e destinando gli importi a disposizione a più strutture e/o periodi dell’anno.

(QuiFinanza)

Ultimi articoli