20 Aprile, 2024
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Scuole aperte il pomeriggio e animate dai genitori? All’Esquilino si fa così

Storia e indicazioni dell’Associazione Genitori Di Donato, la dirigente scolastica del Manin: “Nel rispetto dei ruoli sono una presenza preziosa”

“La nostra scuola applica una gestione partecipata e si inserisce in una rete di associazioni ed enti che agiscono sul territorio. Le attività in orario extra-scolastico sono gestite in collaborazione con l’Associazione Genitori, modello che consente l’apertura della scuola tutti i giorni fino a sera, offrendo laboratori sportivi, artistici, scientifici, nonché spazi di recupero o approfondimento. Questo modello consente anche l’apertura occasionale della scuola di sera o nei fine settimana per eventi quali tornei sportivi, festival di cinema, eventi di sensibilizzazione ai temi sociali”: con queste parole sul Piano Triennale dell’Offerta Formativa, documento ufficiale dell’istituzione scolastica, viene presentata la relazione fra l’Istituto Comprensivo Daniele Manin, all’Esquilino in via Nino Bixio, e l’Associazione Genitori Scuola di Donato, realtà pionieristica in questo campo che da 18 anni promuove e costruisce i percorsi di apertura pomeridiana nelle scuole.

Genitori nelle scuole, le scelte dell’amministrazione

Uno stile di lavoro che l’amministrazione del Centro Storico in questi anni aveva provato ad incentivare. La deliberazione 14 del 3 aprile 2019, approvata dalla giunta del I Municipio, puntava a favorire la costituzione di associazioni di volontariato, organizzazioni solidaristiche animate prevalentemente dai genitori, a cui affidare locali scolastici per attività ludiche, sportive, ricreative, sociali pomeridiane, da effettuarsi nei locali scolastici. Il municipio era pronto a fungere da facilitatore nel dialogo fra questi organismi e le scuole autonome; l’esplosione della pandemia da Coronavirus ha certamente intralciato questo percorso che comunque si è svolto, sebbene sottotraccia, in molte scuole del Municipio. Essendo le scuole enti autonomi, tuttavia, non serve l’autorizzazione dell’ente territoriale per costruire un’associazione che animi le attività extrascolastiche; in molte scuole a Roma e nel resto d’Italia sono d’altronde già attive iniziative del genere.

Associazione dei genitori, come si fa

“Si parte da una convenzione con la scuola, fatta da un’associazione come la nostra, ma può anche essere fatta da un comitato, come il comitato dei genitori che è una realtà istituzionalmente prevista all’interno degli ordinamenti scolastici”, spiega a Roma Today Ofelia Catanea, attuale presidente dell’Associazione Genitori Scuola Di Donato: “Per noi tutto è iniziato con l’allora DS che ci ha offerto di prenderci in carico i locali del seminterrato che erano in disuso. Oggi gestiamo anche la palestra e il cortile nell’ambito di quella che definiamo la comunità educante, composta da genitori, docenti, bambini e ragazzi. Così”, spiega Cananea, “la scuola diventa un avamposto, un presidio permanente per il territorio sempre aperto. D’estate arriva l’attivazione del centro estivo, c’è l’iniziativa del doposcuola e aiuto compiti. Offriamo corsi di sport, di danza, teatro, fumetto, l’importantissima ludoteca. Riusciamo ad aiutare bambini con difficoltà. Questo rende la scuola una piazza, un cortile aperto, che ha la potenzialità per risolvere i problemi, per combattere l’abbandono scolastico, il degrado e ci consente di abitare i luoghi che frequentiamo in maniera nuova”.

“Nel rispetto reciproco dei ruoli”, aggiunge la dott.ssa Manuela Manferlotti, Dirigente Scolastico dell’I.C. Daniele Manin, anch’essa sentita al telefono da Roma Today “i genitori sono una presenza preziosa, che riesce a integrare l’esperienza scolastica e formativa tramutandola in un grande regalo per la comunità. L’associazione dei genitori fornisce un’esperienza di educazione non formale che bene si aggancia con quel che fa la scuola, escludendo ovviamente qualunque sovrapposizione con le attività e il ruolo della docenza. Sono lieta di poter dire che siamo stati, credo, l’unica scuola che è partita con le attività pomeridiane al giorno uno di apertura 2020, nonostante il Covid e nel pieno rispetto delle misure del distanziamento sociale. Sono arrivata in questa scuola da due anni e sono convinta della valenza di questa esperienza; sono meno persuasa che queste attività di potenziamento”, aggiunge, “debbano trovare spazio nel PTOF. Credo che lo strumento della convenzione”, conclude, “sia sufficiente”.

(Tommaso Caldarelli – RomaToday)

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