29 Marzo, 2024
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Morte di Bergamini, chiesto il processo per l’ex fidanzata del calciatore

Il giocatore del Cosenza ucciso nel 1989. Isabella Internò è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e da motivi abietti e futili. Udienza fissata al 2 settembre

Per l’unica indagata dell’omicidio di Donato “Denis” Bergamini, giocatore del Cosenza, morto il 18 novembre 1989 sulla statale 106, la Procura della Repubblica di Castrovillari ha chiesto il rinvio a giudizio. Isabella Internò era l’ex fidanzata del calciatore, così ossessionata da quell’uomo da arrivare a ucciderlo alla fine della loro relazione. Ora è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. L’udienza davanti al gup è stata fissata per il 2 settembre prossimo.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Internò avrebbe, “in concorso con altre persone rimaste ignote”, narcotizzato Bergamini prima di “asfissiarlo meccanicamente con uno strumento soft” e di “adagiarlo, già morto, sulla statale allo scopo di farlo investire da uno dei mezzi in transito”. E sulla strada, è scritto nel capo d’imputazione, “effettivamente veniva investito da un autocarro condotto da Raffaele Pisano”.

Pisano è già stato giudicato, e assolto, in passato dall’accusa di omicidio colposo. In una prima fase, infatti, la morte di Bergamini fu attribuita ad un suicidio.

Sei anni fa l’inchiesta però era stata riaperta dall’ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, dopo la richiesta della madre e della sorella del calciatore, Maria Zerbini e Donata Bergamini, assistite dall’avvocato Fabio Anselmo. Le indagini sono poi proseguite sotto il pm Luca Primicerio che le ha chiuse meno di un mese fa.

In questa nuova inchiesta la posizione dell’autista del Tir è stata archiviata, così come quella del marito di Isabella Internò, che inizialmente risultava indagato per favoreggiamento in relazione alle dichiarazioni fornite dalla moglie.

(La Repubblica)

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