18 Aprile, 2024
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Calcio, il no bipartisan alla SuperLega. Draghi: “Governo con Uefa. Preservare competizioni nazionali”

La sottosegretaria allo Sport Vezzali: “Mai interessi economici davanti al merito” Letta: “Idea sbagliata e intempestiva”. Meloni: “È la deriva della nostra società applicata al mondo del calcio”.

Il portavoce della commissione Ue: “In caso di valutazione guarderemo al rispetto del diritto della concorrenza”

 

“Il governo segue con attenzione il dibattito intorno progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con una nota è intervenuto sulla creazione, da parte di 20 club europei, della SuperLega. Ma dall’esecutivo arriva la reazione anche di Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport: “Non posso non sottolineare che lo sport è in grado di coinvolgere miliardi di persone in ogni angolo del pianeta, perchè rappresenta i sogni di ogni bambina e bambino e non certo per la pur importante industria economica che lo anima. Mai – conclude –  nemmeno di fronte agli interessi economici, possono venire meno i principi del merito, della sana competizione, della solidarietà così come i valori educativi dello sport”.

Il progetto della SuperLega non piace né al centrosinistra né al centrodestra. “L’idea di una SuperLega per i più ricchi club europei di calcio? Sbagliata e decisamente intempestiva”. Parola del segretario del Pd Enrico Letta, che su Twitter scrive: “In Europa il modello Nba non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester”. Il segretario dem aveva chiesto anche l’intervento dell’esecutivo: “Tutte le istanze europee devono intervenire, compreso il Governo italiano, basti vedere quanto spazio occupa sui media. Questa vicenda può impoverire il nostro Paese”.

Ma l’accordo di dodici club di calcio di costituire una competizione infrasettimanale scontenta tutti, dal centrosinistra al centrodestra. “Sono contrario”, taglia corto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenedo a Un giorno da pecora su Rai Radio1. “È evidente che serva un cambiamento – ha  aggiunto – ma non in questi modi e in questi termini. Va messo un tetto anche agli stipendi dell’impiego privato del gioco del pallone”.

Proprio dalla Lega il deputato Daniele Belotti annuncia la presentazione di una mozione bipartisan, in commissione Cultura alla Camera, per bloccare la nascita della SuperLega. A contestare il nuovo campionato, a cui hanno aderito squadre come la Juventus e l’Inter, è anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “La nuova Super League è la deriva da tempo avviata alle nostre società applicata al mondo del calcio – dice – scavalcare la rappresentanza dal basso e imporre dall’alto l’istituzione di una oligarchia. Che non esista più il calcio di una volta purtroppo è evidente, così come il business che gira intorno a questa disciplina ma almeno finora il merito sportivo era un punto di partenza, non un dettaglio. E non si distrugge il merito in nome dei profitti”.

Ironico il commento del commissario Ue, Paolo Gentiloni: “La Superlega mi ricorda tanto la New Coca Cola”, più piccato quello del portavoce capo della Commissione Ue, Eric Mamer: “Se dovessimo mai arrivare a una valutazione della creazione della Superlega, dovremmo guardare ai principi del diritto della concorrenza”. Ancora più deciso Margaritis Schinas, vicepresidente della commissione europea:  “Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, basato sulla diversità e l’inclusione – scrive su Twitter – Non c’è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono legami stretti con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base”. E poi aggiunge: “Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo”.

Per Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, “la SuperLega di un manipolo di squadre di calcio è inquietante ed è il riflesso del mondo in cui viviamo. E racconta molto bene cosa intendiamo quando parliamo di disuguaglianza”. Parla di una scelta “divisiva” il presidente M5S della commissione Affari cosituzionali della Camera, Giuseppe Brescia. Più prudente, invece, il senatore di Fdi, Ignazio La Russa: “Non demonizzo, prima vediamo il regolamento”.

(La Repubblica)

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