19 Aprile, 2024
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AstraZeneca, Uk procede coi richiami. “Non ci sono segnalazioni di trombi con la 2° dose”. Ma si studia la combinazione con Pfizer

La Gran Bretagna, dopo i 79 casi e 19 morti per trombosi, ha sospeso i test clinici sulla somministrazione di AstraZeneca ai bambini e ha consigliato l’uso di un vaccino alternativo per i giovani sotto i 30 anni, in attesa che nuovi studi confermino il meccanismo scatenante dei rari eventi che si sono verificati.

E la Commissione congiunta per le vaccinazioni fa sapere che al momento sui richiami non ci sono state segnalazioni di “trombosi o trombocitopenia” provocati dal siero.

La ritrovata semilibertà dal confino inebria i britannici, tra contagi che diminuiscono e le vaccinazioni che toccano record ascendenti. Ma l’ombra delle trombosi come “probabili effetti collaterali dei vaccini Oxford/AstraZeneca e di quello americano Johnson&Johnson, sconvolge il futuro del programma vaccinale britannico e mondiale. La posta in gioco è alta per il risolversi della pandemia, per la salute nostra e dell’economia dei nostri paesi, e per l’equilibrio geopolitico nell’accaparramento delle dosi di sieri anti-Covid.

Mentre gli Stati Uniti sospendono Johnson&Johnson e la Danimarca accantona AstraZeneca, la Gran Bretagna dopo i 79 casi e 19 morti per trombosi, ha sospeso i test clinici sulla somministrazione di AstraZeneca ai bambini e ha consigliato l’uso di un vaccino alternativo per i giovani sotto i 30 anni, in attesa che nuovi studi confermino il meccanismo scatenante dei rari eventi trombotici.

“Entrambi questi vaccini usano un comune virus disattivato del raffreddore, chiamato adenovirus, per introdurre i geni della proteina spike dal coronavirus all’interno del vaccino e nel nostro braccio – ha spiegato alla Bbc il professor Adam Finn, direttore del Bristol Children’s Vaccine Centre -. I due sieri funzionano pressappoco allo stesso modo dunque sembra probabile che sia qualcosa in questo tipo particolare di vaccini ad essere la causa degli effetti collaterali molto rari che sono stati riscontrati”.

All’università di Oxford il Professor Andrew Pollock e la Professoressa Sarah Gilbert, a capo del team che ha sviluppato il vaccino prodotto da AstraZeneca, sono troppo impegnati in laboratorio per rispondere ai media. Qui i ricercatori stanno analizzando l’impatto delle varianti continuando a lavorare insieme ai partner di AstraZeneca per mettere a punto i processi necessari a riadattare il vaccino anti Covid-19 all’occorrenza.

Mentre un nuovo studio rivela che il nostro rischio di essere vittime di ictus cerebrali è otto volte maggiore con il Coronavirus rispetto all’iniezione di AstraZeneca, dall’università di Oxford ribadiscono che i benefici della vaccinazione continuano ad essere maggiori dei rischi per tutti i gruppi di età. Il principio è sostenuto da Organizzazione Mondiale della Sanità, Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e dall’ente regolatore dei farmaci britannico Mhra (Medicines and Healthcare products Regulatory Agency) che ha richiesto ora che le informazioni sul prodotto vengano aggiornate per mitigare ulteriori rischi. “I vari paesi hanno adottato approcci diversi basandosi su informazioni specifiche relative alla loro particolare popolazione, le loro analisi rischi/benefici e sul proprio approvvigionamento di vaccini – ci dicono da Oxford -. I vaccini hanno dimostrato di ridurre l’impatto del Coronavirus e di salvare vite”.

 (Giorgia Scaturro – IlFattoQuotidiano)

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