29 Marzo, 2024
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Covid, Draghi: “Dal 26 aprile torna la zona gialla. Riaprono scuole a attività all’aperto.

Ma per non tornare indietro bisogna rispettare le regole”

La conferenza stampa del presidente del Consiglio e del ministro Speranza. Dalla stessa data ok anche ai teatri e ai cinema all’aperto, ma al chiuso ci saranno limitazioni. Speranza: “Si procederà per gradi”.

Dal primo maggio in zona gialle si torna negli stadi con massimo mille persone, dal 15 maggio via alle piscine all’aperto. Dal 1 giugno sì alle palestre e dal 1 luglio le fiere. Superiori al via al 100% anche in zona arancione. Fedriga: “Preoccupano le scuole”

“Dal 26 aprile tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione”. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi all’inizio della conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Chigi. Via libera al calcetto dalla stessa data e dal primo maggio in zona gialla si tornerà negli stadi con una capienza massima di mille persone. Stesse regole per i concerti.

Dal 15 maggio sì anche alle piscine all’aperto e dal 1° giugno l’avvio di alcune attività legate alle palestre. Il 1° luglio, invece, potranno riprendere le attività fierestiche. Per gli spostamenti, invece, si pensa a un pass vaccinale sul modello di quello studiato dall’Unione europeo. “Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia – ha proseguito Draghi – ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”. Quindi, ha ribadito il presidente del Consiglio, “se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perchè la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti”. Resterà quindi la divisione dell’Italia in fasce di colore giallo, arancione e rosso e a riprendere l’attività saranno scuole, ristoranti, teatri e cinema all’aperto. Consentita anche l’attività fisica all’esterno.

“Dal 26 aprile – ha confermato il ministro della Cultura, Dario Franceschini – potranno riaprire teatri, cinema, musei e eventi all’aperto con misure di limitazione della capienza che abbiamo lungamente discusso con le categorie e gli esercenti”. Franceschini ha quindi precisato di aver chiesto al Cts “un allargamento della partecipazione per gli eventi all’aperto che spero superino le attuali 400 persone. Abbiamo bisogno tutti di un’estate con piazze e strade che compatibilmente con la sicurezza siano pieni di spettacolo, musica, danza e prosa”.

A spiegare il motivo delle riaperture è stato, durante la conferenza stampa, il ministro della SaluteRoberto Speranza (che il premier oggi ha nuovamente difeso dagli attacchi della destra). “La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto – ha ribadito Speranza – Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.

Durante il consiglio dei ministri di ieri il presidente del Consiglio aveva spiegato: “Il governo ritiene che l’obiettivo di vaccinare l’80 per cento della popolazione entro l’autunno sia realizzabile. È inoltre possibile – aveva aggiunto – fare affidamento sulla disponibilità nei prossimi mesi, di nuove terapie a partire da quelle basate sugli anticorpi monoclonali”. Mentre dunque procede la campagna di immunizzazione degli italiani, questa mattina si è tenuta a Palazzo Chigi la cabina di regia sulle riaperture con i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo GiorgettiDario FranceschiniStefano Patuanelli ed Elena Bonetti, capi delegazione di maggioranza, e il responsabile dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Scuole in presenza dal 26 aprile

In zona gialla rafforzata e arancione si tornerà a scuola dal 26 aprile. Nell’ultimo mese di scuola torneranno in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani. Al momento 6,6 milioni frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza. Il decreto legge valido fino al 30 aprile, per la scuola ha previsto che le scuole infanzia, primaria, e il primo anno delle scuole medie siano in presenza in tutto il territorio azionale. Le classi seconde e terze medie sono in presenza al 100% nelle aree arancioni e gialle. Le classi seconde e terze medie in area rossa fanno scuola a distanza. Le superiori sono in Dad al 100% in area rossa; frequentano con percentuali tra il 50 e il 100% in area arancione. “Il 3 maggio devono tornare in classe tutte le studentesse e gli studenti. Mi sembra la logica conseguenza del lavoro avviato nelle scorse settimane” – dice all’Ansa la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia (M5S). Critico il numero uno dei governatori, Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia. “La riapertura delle scuole al cento per cento è la scelta che mi preoccupa di più. C’è una organizzazione importante che va allestita. L’importante è che poi non si dia la responsabilità agli enti locali: ne discutevamo oggi con Anci e Upi, per avere un autobus serve più di un anno; si possonoutilizzare bus turistici ma non nelle aree urbane”.

Ristoranti aperti la sera, ma solo con i tavoli esterni

Come detto, il primo  segnale per le riaperture sarà già dal 26 aprile. I ristoranti resteranno aperti la sera già a partire dalla stessa data, ma solo con i tavoli esterni e dunque il servizio all’aperto. La svolta il primo o il 3 maggio: riapriranno, come già detto, al 100% tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche in area rossa, cinema e teatri ritorneranno accessibili al pubblico. Un secondo step per le riaperture potrebbe essere fissato il 17 maggio, consentendo la mobilità fra le Regioni.

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di Emanuele Lauria15 Aprile 2021

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Cinema e teatri dal 26 aprile aperti con limiti se sono al chiuso

Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli saranno consentiti all’aperto.  Al chiuso  dovrebbero essere consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio.

Calcetto e stadi

Nello schema di decreto che il dipartimento Sport sottoporrà nei prossimi giorni al consiglio dei ministri si indicherà la possibilità, come riferisce l’Ansa, di tornare dal 26 aprile a fare sport anche di contatto – dal calcetto alle partite di altre discipline – nelle regioni in zona gialla. Sempre in zona gialla dal 1 maggio sarà consentito l’accesso del pubblico negli stadi: negli impianti all’aperto fino a un massimo di 1.000 spettatori e al chiuso fino ad un massimo di 500, per tutti gli eventi sportivi agonistici e riconosciuti di preminente interesse nazionale da Coni e Cip.

 

Spiagge e piscine al via dal 15 maggio. Palestre dal 1 giugno

Consentiti dal 26 aprile anche gli sport all’aperto, mentre gli stabilimenti balneari e le piscine all’aperto riapriranno il 15 maggio e il primo giugno sarà il turno delle palestre.

Via libera alle fiere dal 1 luglio

Il ministro Speranza durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi ha anticipato che l’attività fieristica potrà riprendere a partire dal 1 luglio.

Spostamenti consentiti con il pass vaccinale

L’idea alla base del “pass” per spostamenti tra Regioni di colori diversi è quella di anticipare il “green pass” europeo. In cosa consisterà il certificato, di cui Draghi ha parlato in conferenza stampa, non è ancora definito e i tempi di definizione “non saranno brevi”, ma fonti qualificate di governo spiegano che si guarda al modello del pass europeo. L’ipotesi è che contenga l’indicazione del vaccino effettuato, di aver avuto il Covid ed essere guarito e potrebbe essere legato anche all’effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti allo spostamento.

Vaccini, Speranza: “Chi rifiuta Astrazeneca andrà in coda alla lista”

“Non vedo un crollo dei fiducia degli italiani nel vaccino Astrazenca”, ha precisato Draghi durante la conferenza stmapa. E Speranza ha precisato: “C’è una maggiore richiesta di informazioni, questo si. Ma tutti i vaccini sono efficaci e sicuri: chi rifiuta Astrazeneca andrà in coda alla lista delle somministrazioni”.

(La Repubblica)

 

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