L’ultimatum dell’Uefa scade il 19 aprile. Frongia al termine dell’E-prix: “Sono convinto che riusciremo a soddisfare le ulteriori richieste e che gli Europei si terranno a Roma”
L’Uefa vuole certezze o meglio, vuole il pubblico.
Per questo è anche pronta a cambiare sedi delle partite dell’Europeo 2020, slittato di un anno per la pandemia. Roma è tra le città in bilico e ha tempo fino al 19 aprile “per fornire ulteriori informazioni”, per spiegare cioé come sarà possibile garantire la presenza di pubblico all’Olimpico.
Chi sembra essere sicuro che gli europei a Roma si svolgeranno è l’assessore allo sport di Roma Capitale Daniele Frongia: “E’ il Governo che deve decidere – ha spiegato Frongia all’agenzia Dire, al termine dell’E-Prix di Roma- Altre città hanno confermato la presenza del pubblico, addirittura in alcuni casi sono state le autorità locali ad aver dato le garanzie, fatte salve le eventuali evoluzioni in negativo dovute alla pandemia. Il Cts riveste un ruolo determinante però l’ultima parola spetta al Governo e quello degli Europei non è un evento che possiamo perdere. Sono convinto che riusciremo a soddisfare le ulteriori richieste della Uefa e che gli Europei si terranno a Roma”.
Per Frongia è però “prematuro parlare del numero di spettatori presenti, ma a mio avviso il pubblico ci sara’. A fine marzo abbiamo trasmesso al ministro della Salute Speranza un documento che disegna uno scenario sicuramente meno critico per quanto riguarda giugno. Mi fa molto piacere che due stimatissimi uomini di scienza come Galli e Vaia abbiano confermato la possibilita’ di una apertura al pubblico. Ci sono diversi segnali positivi che spero il Governo tenga in considerazione”.
Ricordiamo che a Roma sono previste, oltre alla gara inaugurale Turchia-Italia, altre due partite degli Azzurri, contro Svizzera e Galles, e un quarto di finale in programma sabato 3 luglio.
(RomaToday)