19 Aprile, 2024
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Le novità del decreto che abolisce la censura nei film

Istituito un nuovo sistema di icone per contenuti di violenza, armi, sesso

Il decreto di abolizione della censura delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive, ispirandosi ai princìpi di libertà e di responsabilità, tanto degli operatori del settore cinematografico e audiovisivo, quanto delle famiglie, e sostituisce le procedure attualmente vigenti relative al “nulla osta” alla proiezione in pubblico dei film rilasciato dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero della cultura.

Il nuovo sistema è caratterizzato da tre principali innovazioni:
1. è abolita la possibilità di vera e propria censura dell’opera. Non è infatti più previsto né il divieto assoluto di uscita in sala di un’opera, né l’uscita condizionata a tagli o a modifiche della pellicola;
2. è definito un sistema di classificazione più flessibile, maggiormente conforme alle diverse tipologie di opere e coerente con il generale allargamento del pubblico in sala;
3. si introduce il principio di responsabilizzazione degli operatori cinematografici, che sono chiamati a individuare la corretta classificazione dell’opera in base alla fascia d’età del pubblico destinatario e a sottoporla alla validazione di un apposito organismo di verifica, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, che va a sostituire le attuali sette Commissioni per la revisione cinematografica.

Il regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del 2019 individua la classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, al fine di assicurare, anche per tali opere, il giusto ed equilibrato bilanciamento tra la tutela dei minori e la libertà di manifestazione del pensiero e dell’espressione artistica.

Secondo la nuova disciplina, le opere cinematografiche, compresi gli spot pubblicitari destinati alle sale cinematografiche, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore cinematografico.
Le categorie sono 4:
a) opere per tutti;
b) opere non adatte ai minori di anni 6;
c) opere vietate ai minori di anni 14;
d) opere vietate ai minori di anni 18.

Il decreto stabilisce che, per i film vietati ai minori di anni 14 o 18, può essere consentito l’accesso in sala di un minore che abbia compiuto rispettivamente almeno 12 o 16 anni, nel caso in cui esso sia accompagnato da un genitore (o da chi eserciti la responsabilità genitoriale).

Viene istituito un nuovo sistema di icone e di avviso per i contenuti sensibili (violenza, armi, sesso).

Il decreto inoltre aggiorna il regime sanzionatorio prevedendo anche sanzioni di tipo reputazionale con la pubblicazione online delle sanzioni.

(Agi)

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