29 Marzo, 2024
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Suez. La Ever Given “in ostaggio”: Egitto chiede un miliardo di danni per il blocco del canale

L’Egitto si aspetta un risarcimento di oltre 1 miliardo di dollari a causa del blocco di una settimana del canale di Suez dovuto all’incagliamento della gigantesca porta container Ever Given.

Lo ha annunciato il generale Ossama Rabei, capo dell’authority che gestisce il canale, precisando che all’imbarcazione e al suo carico non sarà permesso lasciare l’Egitto se la questione dei danni verrà portata in tribunale. In un’intervista telefonica durante un talk show televisivo, Rabei ha riferito che l’importo tiene conto dell’operazione di salvataggio, dei costi del traffico bloccato e delle tasse di transito perse per la settimana. “È un diritto del Paese”, ha detto Rabei, senza specificare chi dovrebbe pagare il risarcimento. Nel frattempo è ripresa la navigazione nel canale di Suez.

L’enorme nave da carico si trova attualmente in uno dei laghi di contenimento del canale, dove sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente. Giovedì, i responsabili tecnici della nave, Bernard Schulte Shipmanagement, hanno riferito in una e-mail all’Associated Press che l’equipaggio sta collaborando con le autorità nell’inchiesta che deve chiarire il motivo per il quale la portacontainer si è arenata. Gli investigatori dell’authority del Canale di Suez hanno avuto accesso al Voyage Data Recorder, la scatola nera della nave.

Rabei dal canto suo ha fatto sapere che se l’indagine andrà a buon fine e il risarcimento verrà pagato, la nave potrà viaggiare senza problemi. Tuttavia, se la questione del risarcimento sfociasse in un contenzioso, allora l’Ever Given e il suo carico di circa 3,5 miliardi di dollari non sarebbero autorizzati a lasciare l’Egitto. Il contenzioso sarebbe complesso, considerato che la nave è di proprietà di una società giapponese, gestita da uno shipper taiwanese e batte bandiera panamense.

La nave è stata disincagliata lunedì grazie alle operazioni condotte da una serie di rimorchiatori e con l’aiuto dell’alta marea, da allora il blocco del traffico marittimo nel Canale di Suez, causato dall’incagliamento, ha continuato ad attenuarsi, con il numero di navi in attesa di transito che è sceso a 206 unità. La società Leth Agencies, che gestisce il canale, ha affermato che, da quando la portacontainer è stata liberata, Suez è stato attraversato da 357 navi.

(RaiNews)

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