16 Aprile, 2024
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LE PROPRIETA’ DELLE FAVE

Le fave sono un tipico alimento primaverile, ci ricordano infatti l’arrivo della bella stagione. In questo periodo è facile trovarle nei negozi e nei mercati ortofrutticoli.

Sono il frutto di una pianta, il cui nome scientifico è Vicia faba, appartenente alla famiglia delle Leguminose. L’Italia ne è uno dei maggiori produttori, insieme alla Germania e alla Cina, questa pianta, infatti, predilige i climi temperati.

Possono essere consumate crude o cotte e sono nutrienti e salutari. Come tutti i legumi, contengono una buona dose di proteine (circa 6 g per 100 g), pochissimi grassi (0,5 g per 100 g) e apportano solo 40 kcal per 100 grammi. Hanno inoltre un buon contenuto di fibra (ben 21 g per 100 g di prodotto secco e 5 g per 100 g di prodotto fresco) e sono ricche di sali minerali (in particolare potassio e ferro) e vitamine, principalmente vitamina A e vitamine del gruppo B.

Esse contengono levodopa, un precursore della dopamina, che è un neurotrasmettitore normalmente prodotto nel nostro cervello. In medicina la levodopa è spesso utilizzata per alleviare i sintomi del morbo di Parkinson, che è una malattia caratterizzata da una diminuzione della sintesi di dopamina. E’ stato quindi ipotizzato che il consumo di fave possa alleviare i sintomi della malattia di Parkinson agendo allo stesso modo dei farmaci contenenti levodopa, ipotesi confermata da una serie di studi condotti a partire dagli anni 90.

Le fave inoltre rientrano a pieno titolo in quella serie di alimenti che a causa del loro contenuto in sostanze antiossidanti, vantano proprietà antitumorali. Esse, infatti, contengono polifenoli che esercitano anche effetti inibitori sull’enzima che converte l’angiotensina II, implicato nella genesi dell’ipertensione. Gli antiossidanti contenuti nelle fave, inoltre, influenzano l’azione di due enzimi, l’ glucosidasi e la lipasi, coinvolti rispettivamente nella regolazione dell’assorbimento degli zuccheri e dei grassi. Questi legumi aiutano quindi a stabilizzare i livelli della glicemia e a regolare l’assorbimento dei grassi.

Anche chi segue una dieta ipocalorica può consumare le fave, che grazie alle fibre donano un senso di sazietà e aiutano l’intestino ad acquistare regolarità.

Possono essere utilizzate per la preparazione di tanti gustosi piatti e l’accostamento perfetto è con i cereali o con la pasta. Il modo migliore per usufruire delle loro proprietà è mangiarle crude, in insalata o nella famosa versione con il pecorino.

Purtroppo, non tutti possono godere dei benefici di questi legumi, poiché sono molto pericolosi per chi soffre di favismo, una patologia ereditaria dovuta alla carenza dell’enzima glucosio 6 fosfato deidrogenasi, che provoca la distruzione dei globuli rossi. Chi ne soffre non può mangiare fave né piselli.

Dott.ssa Azzurra De Luca Nutrizionista

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