20 Aprile, 2024
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Teatro Valle, il Campidoglio lo intitola all’attrice Franca Valeri: “Lo considerava casa sua

Il teatro Valle è stato intitolato a Franca Valeri, a Roma diversi luoghi della cultura saranno dedicati alla memoria degli attori italiani scomparsi

Il Teatro Valle sarà dedicato a Franca Valeri, l’attrice italiana che dal suo esordio negli anni ’50 ha regalato alla memoria del cinema l’interpretazione di numerosi personaggi, lavorando al fianco di Sofia Loren, Totò e Alberto Sordi nelle pellicole dei registi più celebri.

La decisione è stata presa in Giunta in Campidoglio per onorare la memoria dell’artista scomparsa il 9 agosto scorso.

“Il Teatro Valle è il più antico teatro di Roma. – dice la sindaca Virginia Raggi-Un pezzo della nostra storia, di un’importanza unica: il suo palcoscenico è stato calcato dai più importanti attori e autori italiani. Stiamo lavorando per restituirlo alla città e ai cittadini. Lo intitoleremo a Franca Valeri, che qui ha debuttato come attrice e autrice: lei lo chiamava “adorato Teatro Valle”lo considerava casa sua. Così sarà anche nell’ufficialità del nome. È l’applauso di Roma a quest’artista che ha tanto amato la nostra città, e che ne è stata immensamente ricambiata”.

A Roma diversi luoghi saranno dedicati al ricordo degli artisti italiani

Anche altri luoghi di cultura della città saranno intitolati in ricordo degli attori italiani scomparsi. Proprio per questo l’Amministrazione sta già individuando strutture cittadine, con particolare attenzione a tutti coloro che hanno avuto un forte legame con la città: tra gli altri, saranno ricordate anche Anna Magnani e Mariangela Melato così come fatto con Aldo Fabrizi per la Biblioteca e con Gigi Proietti per il Silvano Toti Globe Theatre, nell’ottica del rinnovo di quel legame profondo fra gli spazi della cultura, gli artisti e la città di Roma.

Più edifici in memoria delle attrici italiane

In questo momento, nel panorama dei teatri italiani il numero di edifici intitolati a donne è davvero esiguo rispetto al numero di quelli dedicati ad interpreti maschili: poche decine a fronte di poco più di un migliaio di strutture. Questo dato rappresenta un motivo in più per tributare il giusto omaggio alle grandi attrici della tradizione italiana.

(RomaToday)

 

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