19 Aprile, 2024
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Fontana: “Lombardia zona rossa almeno fino all’11 aprile, troppa pressione sugli ospedali”

Il presidente della Regione: “Vaccinazione di massa dal 13 aprile”. Figliuolo: “Da domani Lombardia nel sistema informatico Poste per vaccini”. Ecco come funziona

La Lombardia rimarrà in zona rossa. Almeno fino all’11 aprile. A dirlo è il governatore della regione, attilio fontana. “Certi dati stanno sicuramente migliorando. L’rt si è abbassato in maniera considerevole. Ma abbiamo ancora un pò di valutazioni negative legate a occupazione di ospedali e delle terapie intensive”, spiega il presidente.
Proprio per questi motivi, fontana pensa che la regione sarà in zona rossa “per tutta la settimana di pasqua”, ma si augura che “una volta finito il periodo delle vacanze pasquali si possa ricominciare a respirare”.

Figliuolo: “Da domani Lombardia nel portale Poste”

“Ci sono problemi? Sì, ce ne sono, come in altre regioni anche in Lombardia ci sono aspetti sui quali occorre lavorare, ma in questa visita in Fiera e prima a Trenno e a Malpensa ho conosciuto uomini e donne della sanità che stanno dando tulte le loro energie per uscire da questa emergenza”. Non nasconde i problemi che ha riscontrato nella sua prima visita ai maxi centri vaccinali lombardi il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale all’emergenza Covid, arrivato a Milano per verificare il piano vaccinale della Regione e le strutture per la campagna massiva che inizierà nelle prossime settimane. “Va tutto bene? – ha ribadito più volte – No, come da altre parti dobbiamo migliorare e  verificare se ciò che è stato pensato è in linea con gli interventi progettati a livello nazionale. Le idee però ci sono, il piano è coerente con quello nazionale, da domani la Lombardia viene inserita nella struttura informatica di Poste italiane e gradualmente si risolveranno tutte quelle problematiche che ci sono state e che erano legate alle criticità del sistema informativo. Le cose che non vanno ci sono, le facciamo notare e le si mettono a posto assieme”.

Codice Qr e incrocio di dati: così il sistema delle Poste indicherà il centro più vicino

Come funzionerà esattamente per i lombardi la registrazione al nuovo portale? La piattaforma lombarda rimanderà a quella già attiva per altre Regioni che risponde all’indirizzo prenotazioni.vaccinicovid.gov.it. Si procede nei grandi numeri della campagna di massa per finestre progressive in base all’età, a partire da chi ha tra i 70 e i 79 anni. Da una certa data a un’altra, chi è nel gruppo dovrà registrarsi e, prima differenza fondamentale con il vecchio sistema, avrà nello stesso momento della prenotazione la certezza del suo appuntamento. Con un luogo, una data e un orario. E con un Qrcode che bisognerà stampare, o salvare su un supporto informatico, e portare al momento della vaccinazione. I canali per prenotare saranno tre: dal computer sul portale online, agli Atm Postamat in un migliaio di uffici postali lombardi. E direttamente dai postini in servizio nella propria residenza, che potranno usare il palmare di servizio per fare la prenotazione al posto del cittadino e stampare la ricevuta.

Tra le cose che non vanno, appunto, l’organizzazione della campagna vaccinale di massa. “L’inizio della vaccinazione massiva è atteso per il 13 o 14 aprile”: a garantirlo è stato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana al termine del tour degli hub vaccinali, quindi per quella data si darebbe il via soltanto alla vaccinazione dei 70-79enni. Il presidente ha risposto alle domande dei giornalisti, facendo anche presente che gli over 80 vaccinati sono attualmente il 60% e che circa “70mila che non si sono prenotati saranno contattati”. Fontana ha anche comunicato che ieri sera è arrivata “un’altra fornitura” che consentirà di andare avanti con la campagna soprattutto nei confronti degli anziani e che “il portale di Poste partirà nei primi giorni di aprile – ha aggiunto il governatore -. La vaccinazione massiva inizierà quando avremo a disposizione il portale di Poste Italiane, gli hub vaccinali previsti e, naturalmente, un numero di vaccini congruo”.

Nella sua prima visita in Lombardia Figliuolo ha voluto accanto a sé Fabrizio Curcio, responsabile nazionale della Protezione civile: “Abbiamo l’obiettivo di vaccinare, vaccinare, vaccinare, e di farlo in tutta Italia secondo le caratteristiche e le peculiarità dei territori. Dico questo perché quando si vedono i numeri, bisogna anche pensare che dietro ai numeri ci sono i territori, che hanno strutture diverse”. Evidentemente sono state trovate situazioni che vanno messe a registro durante il sopralluogo, anche se non vengono specificate alle stanpa. “Io so che la Lombardia nei numeri è la regione che ha un sesto dei cittadini italiani – continua Curcio – Quindi nell’ambito dei 500 mila vaccinati previsti al giorno, questa regione ha un ruolo fondamentale e insostituibile. Se qui non raggiungiamo l’obiettivo, è tutto il piano nazionale che non va avanti. Ma qui abbiamo prospettive che vanno anche oltre il dato fissato a livello nazionale. E ci sono progetti per aumentare la performance regionale tramite i sindaci. Lavoreremo da subito su questo. Il nostro obiettivo è comune”.

Dopo Figliuolo e Curcio ha preso la parola l’assessora al Welfare e vicepresidente della Regione Letizia Moratti, che si è detta “rassicurata” da questo incontro: “Certo, sono stati fatti degli errori, ma stiamo rimediando. Nonostante questo la Lombardia è la Regione che ha vaccinato di più, con 1 milione e 750 mila dosi, l’85% dei vaccini ricevuto. Gli over 80 finiscono l’11 aprile e per gli over 90 siamo fra le migliori regioni, anche confrontandoci con  Paesi stranieri. Abbiamo vaccinato più del Belgio, della Svezia e dell’Olanda. Abbiamo finito le forze dell’ordine, stiamo completando gli universitari e il personale scolastico, stiamo procedendo con gli estremamente vulnerabili e i loro assistenti. Il nostro è un modello misto che ci consentirà di arrivare a 140 mila vaccinazioni nei centri massivi, più altre 30 mila fatte in aziende, nelle farmacie e con i medici di base. Oggi ci è stato confermato che siamo allineato col piano del governo e confidiamo di arrivare rapidamente ad usare i centri massivi che sono risposta importante per arrivare a numeri ai quali vogliamo arrivare per mettere in sicurezza tutti i cittadini”.

Fontana: “E’ il governo che deve dire che non ci ha mandato i vaccini”

A proposito della campagna di vaccinazione, il presidente regionale Fontana ha attaccato duramente stampa e opposizioni: “La visita del commissario è stata importante e positiva perché ha ribadito la bontà dell’attività svolta finora dall’azione della Regione Lombardia. Il nostro piano è stato dichiarato compatibile con il piano nazionale. Credo che noi stiamo affrontando qualcosa di incredibile, vaccinare 60 milioni di cittadini, abbiamo trovato qualche difficoltà nessuno lo nega soprattutto dal punto di vista informatico, ma il numero di vaccinazioni non si è ridotto, ci sono stati disguidi che hanno comportato difficoltà a nostri cittadini e dei quali ci siano scusati, ma i numeri sono significativi. Le polemiche invece sono stucchevoli e non degne del nostro Paese. E i numeri stanno danno torto a chi cerca di speculare ignobilmente su qualche cosa che è avvenuto in direzione diversa”.

A chi gli chiede se intenda scusarsi con gli anziani che hanno atteso settimane la convocazione o che sono stati mandati a chilometri da casa a vaccinarsi, il governatore risponde: “Siamo solo preoccupati di dare risposte ai cittadini, non a questi attacchi inaccettabili. io mi scuso e l’abbiamo già fatto, ma è il governo che deve dire che non ci ha mandato i vaccini. Ieri c’è arrivata una nuova fornitura di Pfizer e vaccineremo tutti gli over 80”. La sua è una visione positiva della campagna iniziata a gennaio che può solo migliorare da qui in avanti: “Ora abbiamo anche iniziato una collaborazione con Anci per avere collaborazione ancora più stretta con i nostri sindaci. Sono orgoglioso della generosità dei nostri cittadini che qui hanno creato una struttura eccellente che sta operando benissimo e ha aiutato 400 persone a uscire dalla malattia. Simbolo della capacità di reazione di resistenza e di generosità del nostro popolo”.

Il tour del generale Figliuolo è iniziato all’hub di Malpensa Fiere ed è proseguito poi al “drive through” del Parco di Trenno e quindi all’hub nell’ospedale Covid nei padiglioni della Fiera all’ex Portello. A MalpensaFiere, ampio polo fieristico e convegnistico nei pressi dell’autostrada A/8, e a pochi chilometri dall’aeroporto, le vaccinazioni saranno eseguite 7 giorni di 7 per 10 ore al giorno. Come ha reso noto l’Asst  alle Olona, l’obiettivo è vaccinare entro l’11 aprile tutti gli over 80 della zona. Nel suo giro Figliuolo è stato accompagnato dal consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale Guido Bertolaso, da Fabio Lunghi, presidente della camera di commercio di Varese, proprietaria della struttura, e dal sindaco di Busto e presidente della provincia Emanuele Antonelli.

La visita è continuata all’hub di Trenno, gestito dall’Esercito, che per Figliuolo rappresenta “la bell’Italia” perché “integra tutto ciò che è l’Italia: la difesa, la Protezione civile, la Croce rossa e la Regione Lombardia”. E’ la dimostrazione, per Figliuolo, che “le cose si possono fare insieme, spendendo anche poco ma guardando all’obiettivo”.

I centri per la vaccinazione di massa alla fine saranno oltre una settantina, gli hub principali sono quelli già noti: Fiera, Fabbrica del Vapore, Museo della scienza, Forum di Assago, area Mind/Expo e Palazzo delle scintille. L’anticipazione di oggi è che Regione Lombardia realizzerà un hub vaccinale massivo, curato da Asst Milano Nord, all’interno di Pirelli HangarBicocca. Lo rende noto il Gruppo Pirelli, spiegando che “in linea con il proprio impegno a supporto delle attività contro il Covid-19, Pirelli si è messa a disposizione per fornire propri spazi per le vaccinazioni” e che “disponibilità è stata accolta con favore dalla Regione Lombardia”. Lo spazio per l’arte contemporanea, sottolinea il gruppo, proseguirà comunque la propria attività, con l’apertura al pubblico quando consentito dalle norme anti-Covid.

(La Repubblica)

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