29 Marzo, 2024
spot_imgspot_img

Testini risponde alle critiche del “Comitato Centro storico di Bracciano”

Il “Comitato Centro storico di Bracciano” è rimasto meravigliato per alcune mie considerazioni riferite ad alcune tematiche  collegate allo sviluppo turistico del nostro territorio, attribuendomi una “superficialità propagandistica” avulsa dalla realtà

e accusandomi di essere detentore di un “concetto bassissimo di cultura e di bellezza” riferito alla sensibilità ambientale nonché portatore di una politica “brutalizzante”.

A me, invece, non ha destato affatto meraviglia che sia emersa una legittima opposizione all’operato dell’Amministrazione perché sono sempre esistite concezioni diverse sulle modalità di valorizzazione del centro storico tra chi lo prefigura come una roccaforte da difendere dall’invasione dei barbari, privilegiando i residenti rispetto ai turisti, e chi, invece, lo vuole come attrazione finalizzata a risvolti economici e di svago a beneficio sia dei visitatori che della cittadinanza tutta. Io credo che sia quest’ultima la soluzione giusta, mitigata però dagli eccessi che, purtroppo, possono emergere quando si interviene su prassi consolidate o su novità.    Fatte queste considerazioni,  mi preme puntualizzare alcune affermazioni contenute nella esternazione del Comitato. Premesso che non corrisponde al vero asserire che a beneficiare dell’afflusso è stata la sola ristorazione del centro, bensì anche quella periferica, mi risulta che, tranne qualche eccezione fisiologica, le norme imposte dai vari DPCM sono state sostanzialmente rispettate. D’altronde è logico che il turismo attuale, non più di gruppo ma familiare, si avvalga dei piccoli esercizi del centro rispetto a quelli più grandi della periferia più frequentati  per raduni o cerimonie che sono venuti meno a causa della pandemia.

E’ altrettanto evidente che, in futuro, l’attività economica del centro storico non possa essere costituita soltanto dalla ristorazione o dal pernottamento, ma dovrà essere allargata ad altre iniziative commerciali e culturali compatibili con l’ambiente.

Un’altra veloce lettura della mia precedente nota, nella parte riferita alle riprese cinematografiche, porta il Comitato, di fatto, a confermare la mia superficiale visione del mondo cinematografico per aver citato solo attori comici e non attori o registi di più elevata intellettualità. Sfugge al Comitato, però, che la mia citazione non era riferita al valore dei personaggi bensì alla quantità delle scene girate a Bracciano che apparivano nella pellicola e che in conclusione, una o tante, non citano la nostra cittadina. Ancora un’errata interpretazione del Comitato riguarda il mio presunto invito a “truppe di curiosi” a presenziare alle riprese. Passi il concetto di bassissima mia cultura nella visione funzionale del centro storico e del cinema, ma ipotizzare che io possa auspicare di ammassare turisti durante le riprese mi sembra troppo, perché è palese a tutti che non sarebbe nemmeno possibile né permesso e auspicato dalla produzione. Il concetto espresso era solo una constatazione che sarebbe stato più efficace effettuare una azione promozionale nella fase delle riprese piuttosto che dopo l’uscita in sala della pellicola. Affermavo, poi, che “ la presenza di set cinematografici rappresenta comunque una occasione culturale per iniziative in loco” . Iniziative culturali, pertanto, non inviti a far bivaccare i curiosi.

Infine, si fa risalire a questa Amministrazione lo stato di degrado in cui versa il centro sotto alcuni aspetti e le “occupazioni selvagge” avvenute la scorsa estate nei week-end. Appare evidente a tutti che il degrado ambientale lamentato è un retaggio storico ereditato e che in questi ultimi anni, invece, qualcosa di positivo è stato fatto, migliorando comunque la situazione complessiva.  Gli assembramenti lamentati, da sempre condannati e osteggiati dall’Amministrazione, hanno costituito un deprecabile fenomeno nazionale, e non solo locale, difficile da contrastare con i mezzi a disposizione.

Le problematiche evidenziate necessitano chiaramente di essere rivedute e affinate sotto vari aspetti, ma rimane ferma l’impostazione di fondo sulla valorizzazione del centro storico come patrimonio della cittadinanza e come polo di attrazione fruibile turisticamente.

Luca Testini

Ultimi articoli