19 Marzo, 2024
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Cacciatore: sulla vicenda di Monte Carnevale 2, e della gestione dei rifiuti a Roma

Abbiamo riferito ieri sulla vicenda che ha portato agli arresti domiciliari dell’’imprenditore Lozza e della dirigente regionale Flaminia Tosini per corruzione e concussione in merito alla discarica Malagrotta 2.

https://www.lagone.it/2021/03/17/rifiuti-roma-ai-domiciliari-limprenditore-lozza-e-la-dirigente-regionale-flaminia-tosini/

Oggi riportiamo una nota di Marco Cacciatore, consigliere regionale e presidente della X commissione, sospeso dal Movimento 5 Stelle proprio per un suo esposto sulla vicenda di Malagrotta 2

Mi sono sempre opposto alla realizzazione della discarica di Monte Carnevale. E l’ho dimostrato con attività di ogni tipo, scagliandomi ultimi due anni contro atti comunali e regionali. Dopo l’individuazione del sito ad opera della Giunta Raggi, ho addirittura presentato un esposto. Esposto che fu alla base della mia sospensione dal M5S.
Infatti, avevo saputo dai giornali che il sito era passato nelle disponibilità di una società che nel Lazio era praticamente monopolista. E quindi ero preoccupato, perché cerco di combattere la concentrazione di potere e capitale in poche mani, che sempre crea danni ambientali ed ecologici e ricade la sulla salute cittadini.
Quella di oggi non è una mia vittoria. Né è la vittoria di altri personaggi o soggetti politici: è solo un primo importante passo per i cittadini del territorio. Non dovrebbero essere le procure a sanare i vuoti lasciati dalle istituzioni negli anni, o a compensare per le folli decisioni come, ad esempio, la vergognosa delibera di giunta Capitolina che individuò Monte Carnevale per realizzare la discarica.
Ma purtroppo Monte Carnevale non è un caso isolato. È solo l’emblema dell’incapacità e della spregiudicatezza della Giunta Raggi. Una Giunta che è riuscita ad aumentare la raccolta differenziata di solo il 3% (da circa 43% a 46%), dopo aver promesso di riuscire a raggiungere il 70%. Ecco, lasciando da parte le questioni giudiziarie (che sono in capo alla Magistratura, che resta indipendente) e badando solo alle responsabilità politiche, proprio questa incapacità di #Virgigna ha portato Roma ad essere SOMMERSA DAI RIFIUTI e a dover cercare discariche EMERGENZIALI.
Ma alla Sindaca Raggi, non interessa assumere le proprie responsabilità. Come d’altronde non le è interessato fino ad oggi il parere del SUO Consiglio Comunale e del Consiglio Regionale, entrambi contrari all’insediamento della discarica a Monte Carnevale.
Quello che più fa rabbia è che basterebbe adeguarsi al Piano Rifiuti del Lazio. Un Piano forse troppo enunciativo e che ha alcune criticità importanti (ad es. l’insediamento di un impianto indefinito a Colleferro), ma che contiene dei principi importanti: l’aumento della raccolta differenziata, la necessità di trattare i rifiuti vicino a dove vengono prodotti, l’autosufficienza nello smaltimento.
Se si volesse rendere concreti questi principi, bisognerebbe ridurre, riconvertire e delocalizzare (se non smantellare ove necessario) gli impianti esistenti: come Malagrotta, ma anche Rocca Cencia e Salario, solo per citarne alcuni e senza dimenticare che anche altri siti individuati non erano affatto idonei per localizzare una discarica delle proporzioni che servono a Roma.
Dobbiamo puntare su un modello di gestione dei rifiuti che preveda localizzazioni diffuse e impianti più leggeri, in modo da minimizzare l’impatto sui cittadini e sull’ambiente. E spero che ora si riparta da questo: dalla ricerca di siti per impianti piccoli e diffusi sul territorio. Alleviare la sofferenza e garantire la vivibilità dei territori deve essere una priorità.
Spero che ora la Sindaca revochi la delibera di individuazione e che tutte le procedure si ravvedano, perché A MONTE CARNEVALE NON CI SONO I PRESUPPOSTI PER REALIZZARE UNA DISCARICA SIMILE. Anzi, IN NESSUN QUADRANTE DI ROMA UNA MOSTRUOSITÀ DEL GENERE DEVE VEDERE LA LUCE.
E per continuare ad oppormi, presenterò nuove interrogazioni. Voglio stimolare la Regione a revocare i propri atti, come dovrebbe fare Roma. A questo punto, è improponibile andare avanti!
Marco Cacciatore

 

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