29 Marzo, 2024
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“Variante brasiliana del coronavirus a Roma”: chiusa scuola media. D’Amato: “Link con Umbria”

Nei giorni scorsi era stata già disposta la chiusura delle sezioni della materna e della elementare dello stesso istituto comprensivo per variante inglese

Un caso di variante ‘brasilianà del Covid è stato scoperto in una scuola media a Roma. Si tratta della Sinopoli, in via Pietro Mascagni, che fa parte dell’Istituto comprensivo Sinopoli-Ferrini del quartiere Africano, II municipio, che nei giorni scorsi, per l’emergere di un caso di quella ‘inglesè aveva già disposto la chiusura delle sezioni della materna e della elementare. Si tratta del primo caso della variante, che da inizio mese sta assediando l’Umbria, a Roma e nel Lazio. L’assessore alla Salute Alessio D’Amato ha spiegato che il caso ha un link con l’Umbria.

La persona risultata positiva è un’insegnante. Secondo quanto si è appreso, nella scuola ci sarebbero al momento altri 7 casi positivi al Covid: sei studenti e un altro insegnante. Individuato il caso di positività alla ‘brasilianà sono scattati da parte della Asl Roma 1 i protocolli di sospetta variante per tutti. Verranno sottoposti a screening nei prossimi cinque giorni tutti i docenti e i 1500 studenti.

“Il sospetto di variante brasiliana è stato confermato dall’istituto Lazzaro Spallanzani – dichiara il Direttore generale della ASL Roma 1, Angelo Tanese -. La ASL Roma 1 ha posto in essere tutte le misure previste dal protocollo covid, ivi comprese le indicazioni in caso di sospetto o accertata variante. L’Istituto è attualmente chiuso per 5 giorni e verrà riaperto solo al termine di tutti i controlli ed in piena sicurezza”.

Oltre alla sanificazione straordinaria dell’edificio tra viale Somalia e circonvallazione Salaria, saranno sottoposti a tampone molecolare tutti gli studenti e i lavoratori dell’intero istituto comprensivo, inclusi gli alunni del plesso Ferrini in via di Villa Chigi 20, chiuso nel week-end dopo che era emerso un caso di positività alla variante inglese. “I

Nei giorni scorsi sono state altre le scuole ad avere chiuso. “Attualmente stanno chiudendo un paio di scuole al giorno”, spiega Rocco Pinneri, direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Chiusa ieri e riaperta oggi la Cerboni, sede centrale dell’istituto comprensivo Rosetta Rossi, al civico 53 di via Federico Borromeo, a Primavalle. Ad annunciare la chiusura, con una nota indirizzata alle famiglie, era stato il dirigente scolastico Flavio Di Silvestre: “Per conto dell’equipe anti-covid dell’Asl Roma 1, si dispone l’isolamento precauzionale fino a esito del tampone molecolare del caso sospetto per quattro classi. Pertanto, visto anche l’isolamento precauzionale di tutto il personale Ata e considerata la necessità di procedere alla sanificazione dei settori interessati, si dispone la temporanea sospensione delle attività didattiche fino a successiva comunicazione da parte della Asl Roma 1”. Però, per 6 classi su 11, il preside oggi pomeriggio ha annunciato la ripartenza in presenza, con qualche lavoratore che arriverà in supporto dagli altri plessi. Intanto la Asl lavorerà per stabilire se anche in questo caso nella scuola sia arrivata la cosiddetta variante inglese.

Interdetta da ieri anche la scuola elementare Rodano di Isola Sacra, nel Comune di Fiumicino, dove sono stati riscontrati 19 casi di positività al Covid-19, sia tra il personale che tra gli alunni, “di cui due di variante inglese”. A renderlo noto è stato Esterino Montino, sindaco della cittadina sul litorale a pochi chilometri da Roma. Il plesso rimarrà chiuso per 14 giorni: il tempo della quarantena, mentre la Asl locale procederà con tutti i tracciamenti e i controlli del caso. In quarantena anche classi dello stesso istituto e di una scuola a Ponte Galeria dove alcuni prof della Rodano risultati positivi insegnano. Chiusi anche il plesso Alonzi dell’Ic Damiano Sauli alla Garbatella, un plesso dell’Ic Villaggio Prenestino e la Donatello, oltre alla Carotenuto di Acilia dove due tamponi su tre inviati allo Spallanzani hanno dato dei risultati molto chiari: il virus è mutato e sono tutt’ora in corso accertamenti per capire a quale variante appartenga. La situazione, dunque, si fa preoccupante. Se doppia mascherina o mascherine FFP2 non dovessero bastare, “è necessario mettere le classi in quarantena e ricorrere alla Dad, con tutti i problemi che ne conseguono”, dice Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi – Lazio.

(La Repubblica)

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