29 Marzo, 2024
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Roma, avvocato disabile bloccato a Termini per ascensore rotto: Atac dà colpa alle infiltrazioni e si scusa

Dopo la denuncia di Repubblica l’azienda “ha svolto immediati accertamenti sul grave disservizio occorso al viaggiatore con disabilità. Attivati interventi specifici per risolvere a breve la problematica”

È guasto a causa di infiltrazioni d’acqua, l’ascensore che avrebbe dovuto prendere Dario Dongo, l’avvocato che ieri pomeriggio, all’interno della stazione Termini, è rimasto bloccato sulla banchina della metro B senza possibilità di poter arrivare su quella della A. L’ha poi potuta raggiungere solo col supporto di altri passeggeri, che l’hanno sollevato e aiutato a scendere le scale con la sua sedia a rotelle.

Dopo la denuncia di Repubblica, “Atac ha svolto immediati accertamenti sul grave disservizio occorso al viaggiatore con disabilità, col quale l’azienda si scusa. È stato accertato che la criticità è stata determinata da alcune infiltrazioni d’acqua dall’esterno, che hanno reso necessario la chiusura dell’impianto per ragioni precauzionali. L’azienda si è subito attivata con interventi specifici e conta a breve di risolvere la problematica”.

Più della metà di ascensori non attivi

Su sette ascensori presenti all’interno della stazione Termini, tuttavia, sono ben quattro quelli non attivi, più della metà. Oltre a quello che collega le banchine delle due metro, uno è occupato da senza fissa dimora, uno ha un problema alla serratura della chiusura e dovrebbe essere riparato a breve e due fanno parte dei circa 50 impianti su un totale di 656 disseminati per tutta la rete “fermi per la limitazione dei percorsi imposti dall’emergenza sanitaria”, proseguono dall’azienda che assicura, intanto “di essere impegnata quotidianamente per migliorare l’accessibilità delle proprie infrastrutture.

Revisioni speciali e revisioni generali

A partire da maggio 2019 sono state eseguite 175 revisioni speciali e 81 revisioni generali, fra i quali molti impianti del nodo di scambio di Termini. Sono stati sottoposti a mirati interventi straordinari da parte del costruttore circa 20 impianti nel tratto centrale della linea A ed è stato supervisionato da parte del costruttore l’intero parco scale mobili della Linea C. Si sta lavorando, inoltre, all’apertura al pubblico di sei ascensori della Roma-Viterbo”.

Fermate metro chiuse a singhiozzo

Ma intanto i cittadini continuano a dirsi scontenti del servizio. Castro Pretorio e Policlinico, lungo la metro B, sono chiuse rispettivamente da ottobre e da fine novembre per la sostituzione trentennale degli impianti e sulla linea A, dopo i lavori durati mesi a Cornelia e a Baldo degli Ubaldi per la revisione ventennale, si registrano chiusure a singhiozzo per la sostituzione dei quadri elettrici vecchi quarant’anni. Lungo la linea A sono 12 le stazioni interessate da guasti e impianti fuori servizio.

Lungo la B, oltre alle chiusure di Castro Pretorio e di Policlinico, ascensori e/o scale mobili sono fuori uso per sostituzioni integrali a Rebibbia, Ponte Mammolo, Santa Maria del Soccorso, Pietralata, Monti Tiburtini, Quintiliani, Tiburtina e Bologna. Ma anche a Colosseo e a Circo Massimo ci sono guasti, tra scale mobili e montascale, così come anche a Piramide, Magliana, Eur-Palasport e, per la B1, a Sant’Agnese/Annibaliano e a Conca d’Oro. E non si salva la metro C: alla stazione Pantano la scala mobile del binario 1 è fuori servizio.

(La Repubblica)

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