28 Marzo, 2024
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Albano, lungolago chiuso per cinghiali: “Rischio aggressioni”

La scorsa settimana è stato aggredito un bambino di dieci anni, che era insieme ai genitori e alla sorella più piccola

Niente passeggiate lungo il lago Albano.

I cinghiali, che da tempo in estate si aggirano anche tra i bagnanti che prendono il sole sulle sponde del bacino lacustre, non sono più tanto amichevoli. La scorsa settimana è stato aggredito un bambino di dieci anni, che era insieme ai genitori e alla sorella più piccola. E il Comune di Castel Gandolfo, da ieri, ha messo delle transenne a ridosso del sentiero Natura 2000, che si trova sulla spiaggia, per impedire l’accesso alla zona.

A quanto pare, oltre all’aumento di tali animali sia nei pressi del lago Albano che di quello di Nemi, i problemi delle ultime settimane sono legati alla presenza in quell’area di una femmina con i propri cuccioli. “Il transennamento permetterà, anche tramite l’affissione di cartelli di allerta, di non far avvicinare o accedere le persone all’area interessata mantenendo in sicurezza la zona sia per cittadini e sia per gli animali”, fanno sapere dal Comune.

Lo stesso ente, insieme al Parco dei Castelli Romani e alla polizia locale, con il supporto dei volontari della Protezione Civile Castel Gandolfo e dei Guardiaparco, sta inoltre continuando a monitorare la situazione “per intraprendere le azioni più idonee nel trovare una soluzione senza causare danni o paura incontrollata”. Per quanto riguarda la femmina di cinghiale con i cuccioli, proprio dal Parco evidenziano inoltre che l’istinto materno e l’impossibilità di darsi alla fuga, con la sicurezza di portare in salvo tutta la prole, “potrebbe indurre comprensibilmente l’animale alla difesa”.

(La Repubblica)

 

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