20 Aprile, 2024
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Roma, allarme baby gang: nuovo blitz tra i lotti della Garbatella

I controlli tra i palazzi dell’Ater. E all’arrivo degli agenti fuggi fuggi di ragazzi  alla Fontana della Carlotta

“Perché scappate?”, domanda la polizia. Marco, 14 anni, (il nome è di fantasia, Ndr), appena sceso di corsa dalla scalinata in via Giovanni da Capistrano, al lato della fontana della Carlotta simbolo della Garbatella, si lascia sfuggire un sorriso nervoso: “Stavamo facendo sport”, risponde lanciando uno sguardo all’amico. Il siparietto prelude l’identificazione. Poi gli agenti del commissariato Colombo chiamano i genitori, che arrivano sul posto e non risparmiano la ramanzina. Misurata, tutto sommato. “Non stavi facendo nulla – scandisce la madre prima di riportare il figlio a casa – non c’è motivo di correre via”.

Nel giorno di chiusura dei festeggiamenti per il centenario della borgata fondata da re Vittorio Emanuele III il 18 febbraio del 1920 i poliziotti agli ordini di Isea Ambroselli sono tornati a pattugliare i cortili dei lotti popolari per cercare di arginare la “baby gang” che, stando alle segnalazioni dei residenti al municipio VIII (non risultano denunce alle forze dell’ordine), da più di un mese starebbe terrorizzando gli adolescenti del quartiere.

Nulla a che vedere con i regolamenti di conti tra le comitive del centro e delle periferie organizzati a ottobre sulla terrazza del Pincio. In ogni caso le segnalazioni arrivate al municipio non sono tranquillizzanti. “C’è un gruppo di ragazzini nell’area di via Caffaro e via Persico che minaccia i coetanei e li deruba – scrive un residente il 3 febbraio scorso – gli urlano: “Dammi il portafogli, il cellulare”. Le madri si lamentano. Potete interessare la polizia?”.

Il grido d’allarme si leva dalle scuole medie Macinghi Strozzi e Moscati, nelle quali si sarebbero registrati alcuni episodi di bullismo. Riecheggia nei cortili dei complessi popolari dove, a far da cornice alle aggressioni ai giovanissimi, non mancherebbero le provocazioni impertinenti e un po’ sboccate ai danni dei residenti più anziani.

L’amministrazione di prossimità ha discusso la questione al tavolo municipale per l’ordine e la sicurezza che si è svolto 15 giorni fa. In quella sede la dirigente del commissariato di zona ha assicurato controlli serrati.  Ieri, per la terza volta in due settimane,  ha messo in campo un pattugliamento straordinario del quartiere che ha portato all’identificazione di 49 persone (36 italiani, 13 stranieri), nove delle quali con precedenti.

“Anche se il fenomeno fosse sopravvalutato è giusto farsene carico – ragiona l’assessora ai Lavori pubblici  Paola Angelucci (lista “Super 8″) – le strutture sportive sono chiuse per via del Covid, tante sono famiglie in crisi, la scuola fa quello che può: i giovanissimi con meno contenimento si sfogano così probabilmente. Ma sono tutti vittime della stessa condizione”.

(La Repubblica)

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