29 Marzo, 2024
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Accordo storico tra Google e News Corp: pagherà per le notizie 

Durerà tre anni e coinvolgerà anche Youtube per il giornalismo innovativo video. Il colosso dei media: “Migliorerà il giornalismo e la democrazia”

Google e News Corp di Rupert Murdoch hanno firmato una “storica partnership pluriennale” in base alla quale Mountain View pagherà all’editore per indicizzare gli articoli nella sezione Showroom Google News.

Lo hanno annunciato le due società in una nota. L’accordo, della durata di tre anni, include anche lo sviluppo di una piattaforma di abbonamento, la condivisione delle entrate pubblicitarie e “investimenti significativi nel video giornalismo innovativo” da parte di YouTube, di proprietà di Google. L’accordo tra le due società non riguarderà solo l’Australia, che da anni chiede ai colossi del web di pagare per le notizie indicizzate, ma anche il Wall Street Journal e il New York Post negli Stati Uniti e al Times e al Sun in Gran Bretagna.

L’accordo arriva mentre l’Australia si prepara ad adottare una nuova legislazione che costringerà i giganti del web a pagare per il contenuto delle notizie. Si tratterebbe di una prima volta a livello mondiale. L’amministratore delegato di News Corp, Robert Thomson, ha detto che l’accordo avrà “un impatto positivo sul giornalismo in tutto il mondo, poiché abbiamo fermamente stabilito che ci dovrebbe essere un premio per il giornalismo di qualità”.

Thomson ha poi aggiunto: “Per anni siamo stati accusati di lottare contro i mulini a vento della tecnologia”, ma ora quella lotta “e’ diventata un movimento, e sia il giornalismo che la società saranno migliorati”.

All’inizio di questa settimana i funzionari di Sydney hanno detto che Google e Facebook erano vicini ad accordi con i principali media australiani per pagare le notizie. Il ministro delle Finanze australiano, Josh Frydenberg, ha riferito lunedì che i colloqui con gli amministratori delegati di Facebook, Mark Zuckerberg, e di Google, Sundar Pichai, stavano registrando “grandi progressi” nella risoluzione di una situazione di stallo che ha oramai gli occhi di tutto il mondo addosso.

Le aziende hanno minacciato in principio di ritirare parzialmente i servizi dal Paese qualora la legge fosse stata approvata, scatenando una disputa accesa con Canberra. Oggi l’accordo potrebbe allontanare questa ipotesi.

(Agi)

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