20 Aprile, 2024
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Draghi al Senato: “Il Parlamento sarà informato, coinvolgerò le parti sociali e le Regioni”

Nella replica il premier si è impegnato a inserire l’ambiente nella Costituzione e a difendere il turismo.

Sui migranti l’Italia proporrà all’Ue un meccanismo di redistribuzione obbligatoria. 

“Il Parlamento sarà informato” sulle decisioni legate al Recovery plan, la cui governance sarà al Mef. Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica nell’Aula del Senato.

“Coinvolgerò le parti sociali e le Regioni – ha sottolineato il Premier –  il loro coinvolgimento è non solo importante ma essenziale. Certe cose non si fanno se non sono decise insieme alle Regioni”. Draghi ha, inoltre, annunciato che “questo governo conferma l’impegno” di andare sullo sviluppo sostenibile ed di inserirlo in Costituzione. 

Sul tema dell’immigrazione “la risposta più efficace e duratura passa per una piena assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni europee – ha detto il presidente del Consiglio –

“permane  la contrapposizione tra Stati di frontiera esterna, e Stati del Nord e dell’Est Europa, principalmente preoccupati di evitare i cosiddetti movimenti secondari. L’Italia, appoggiata anche da alcuni Paesi mediterranei, propone come concreta misura di soliderietà un meccanismo obbligatorio di redistribuzione dei migranti pro-quota“.

“Alcune imprese rischiano di non riaprire dopo la pandemia, ma non è questo il caso del turismo. Occorre investire sul turismo, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettono alle imprese di non fallire”, ha sottolineato Draghi nel corso della replica in Senato.

“C’è il rischio di perdere il patrimonio della cultura – ha aggiunto – molto è stato fatto per assicurare ristori adeguati, ma serve fare molto di più”.

“Il ritorno alla normalità deve riguardare anche la cultura. È  imprescindibile per la crescita e il benessere del Paese”, ha sottolineato Draghi spiegando che al G7 ci sarà una sessione di lavoro dedicata alla cultura.

“Legalità e sicurezza sono le parole chiave” per la crescita, ci sono misure come il credito d’imposta per le imprese, “ma senza riportare la legalità e la sicurezza è molto difficile crescere”, ha spiegato in merito al rischio dell’infiltrazione della criminalità nella crisi di diversi settori.

“I prefetti sono stati sensibilizzati sul rischio dell’inquinamento dell’economia – ha continuato –  serve un’azione di prevenzione e contrasto”.

“Vi ringrazio per la stima – ha concluso – ma questa stima occorrerà misurarla dai fatti dei risultati del governo da me presieduto”.

(Agi)

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