Prima medaglia per l’Italia nella rassegna iridata. L’azzurra ha battuto in finale l’austriaca Katharina Liensberger, poi la federazione internazionale decide l’ex aequo.
Brignone: “Arrabbiatissima, il regolamento è ingiusto”. Tra gli uomini successo del francese Mathieu Faivre, De Aliprandini eliminato nei quarti
CORTINA – Marta Bassino d’oro nella gara più pazza del Mondiale. La piemontese, 24 anni, rompe l’incantesimo di Cortina portando all’Italia la prima medaglia dei Mondiali, la più bella, vincendo il parallelo individuale che esordisce per la prima volta ai campionati. Un oro che in un primo momento viene assegnato solo a lei, ma dopo pochi minuti viene spartito ex aequo con l’austriaca Katharina Liensberger, 24 anni, specialista del genere (argento a squadre ai Mondiali di Are 2019, argento a squadre anche alle Olimpiadi di PyeongChang) per una revisione, evidentemente, dei tempi. Attesa in serata una spiegazione ufficiale. Bronzo all’ex campionessa del mondo di gigante, la francese Tessa Worley.
Le polemiche sul format
Molte le polemiche sul format e il regolamento della gara, oltre che sull’esito: sulle qualifiche a una sola manche, sulle eliminazioni che erano su una pista diversa (la Lino Lacedelli) rispetto alla Rumerlo delle finali dove c’era una grande differenza tra la pista blu (più lenta di circa 7 decimi) e la rossa. Sulla regola dei +0”50 centesimi dati come massimo ritardo sul tracciato più lento. Contro tutto questo si scaglia furiosa Federica Brignone, eliminata proprio da Bassino ai quarti e alla fine 6^: “Sono arrabbiatissima perché il regolamento di questa gara è ingiusto. E’ una delle gare più indecenti che abbiano organizzato a un Mondiale, con delle differenze enormi tra un tracciato e l’altro. L’atleta che faceva la prima manche sul tracciato più veloce poteva dare solo mezzo secondo di distacco all’avversaria, mentre lei poteva darti sei-sette decimi nella seconda. E’ successo a tutte. Si è vista molta differenza tra una run e l’altra, soprattutto tra le donne. Nel parallelo dev’essere dritto, non puoi andare in diagonale. Mi dispiace e non è una scusa, sono incazzata nera. Oggi mi sentivo forte, ho fatto un errorino sulla blu ma non è giusto. Oggi potevo fare una bella gara. Accetterò anche questa”.
Oro al francese Faivre
Tra gli uomini oro al francese Mathieu Faivre, argento al croato Filip Zubcic, bronzo per lo svizzero Loic Meillard, mentre l’unico azzurro che ha passato le qualifiche Luca De Aliprandini, è uscito ai quarti battuto per 0″06 al tedesco Alexander Schmidt: “Mi dispiace molto, mi sentivo bene e penso di averla buttata via con le mie mani questa gara, sulla blu sono stati uno dei pochi a limitare i danni, ho spinto e non serviva, bastava limitare, e ho pagato”.
Bassino agli ottavi per un centesimo
Per Bassino ha pagato anche la resilienza dopo una giornata rocambolesca: acciuffa per un centesimo (lasciandosi alle spalle la compagna di squadra Lara Della Mea) l’ultimo degli 8 tempi disponibili in una qualifica dove escono le grandi favorite a cominciare dalla slovacca Petra Vlhova e la svizzera Lara Gut-Behrami, ai quarti nella lotta sorellicida batte appunto Brignone, in semifinale elimina addirittura la francese Tessa Worley e accede alla big final.
All’arrivo la gigantista di Borgo San Dalmazzo urla e alza le braccia al cielo: “Emozione incredibile, è bellissimo, ho cercato di rimanere concentrata perché sapevo che si poteva fare in finale, è stata una lotta e c’era da combattere in ogni manche. Questa medaglia è la ciliegina sulla torta, per me non è finita visto che conto di fare bene anche nel gigante, ma mi toglie un grande peso”. Lo toglie a tutta l’Italia, spostando il macigno sulla federazione di un parallelo che, pur premiando alla fine i migliori, si è trasformato in un giallo.
(La Repubblica)