28 Marzo, 2024
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Roma, San Valentino con domenica a piedi, gelo e pioggia. L’ira dei ristoratori e dei fiorai

Romanticamente a piedi e pure sotto l’acqua. Non bastava “Burian” che gonfio di pioggia sta per arrivare portando il brutto tempo nel fine settimana. Ci si mette anche la giornata ecologica con lo stop alle auto.

E così  questa domenica, la più sdolcinata dell’anno, festa di San Valentino, si prospetta piuttosto amara per i ristoratori romani che hanno riaperto a pranzo da una sola settimana. E per il 14 febbraio contavano su un sold out a tavola tra piatti afrodisiaci e regali da scartare. Contrariati anche i fiorai, che temono un crollo delle vendite in uno dei giorni per loro più redditizi dell’anno, cin il 10% degli incassi annuali concentrati proprio durante la festa degli innamorati.

“Questo accade perchè a prendere decisioni simili c’è qualcuno che non sa nulla di come funziona il nostro settore. In più si è visto con il lockdown della scorsa primavera che le polveri sottili ci sono non tanto per le automobili ma per i riscaldamenti in casa che di questi tempi sono sempre accesi”, dice arrabbiato Luca Pavone proprietario di “Luna. Osteria di quartiere” in piazza  Stefano Iacini a Vigna Clara che per l’occasione ha preparato un menu dal titolo “Amore a prima vista” con tanto di sconto del 10 per cento.

Contrariato dalla scelta ecologica in piena festa degli innamorati anche Claudio Dordei, patron del Localino a un passo da via Veneto. “La gente ormai è abituata a stare rintanata a casa, se poi gli impediamo anche nelle occasioni canoniche di utilizzare l’auto per andare a mangiare fuori è normale che i ristoranti, già tanto penalizzati, non riescano a sopravvivere. Possibile che nessuno abbia pensato di posticipare il blocco a un’altra domenica?”. Fabiano Lo Faro, patron di ” Hosteria Circo” davanti al Circo Massimo dice di essere senza parole per l’avvilimento: “Una scelta dissennata. Ma i nostri amministratori si rendono conto della situazione che noi  stiamo vivendo?. il danno della domenica ecologica va a sommarsi a quella di aver voluto ripristinare la Ztl il resto dela settimana. Mentre invece, la Tari, che abbiamo dovuto pagare per intero nonostante le chiusure del 2020, nessuno ce l’ha mai tolta”.

Stesso malumore per Claudio Pica a capo della Fiepet di Confesercenti: “Le prenotazioni  già cominciano ad arrivare per domenica e molti ristoranti stanno creando menu speciali – dice – ma certo saranno tanti a disdire, quando si renderanno conto che per San Valentino bisognerà andare al massimo nel ristorante sotto casa. Vorrei invece chiedere a chi ci governa  che fine hanno fatto i ristori promessi. Patuanelli aveva previsto lo scostamento del fondo perequativo a saldo del 2020. Questi soldi arriveranno mai?”.  Sergio Paolantoni presidente della Fipe di Confcommercio smorsa invece gli animi, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Vorrà dire che per San Valentino lavoreranno di più i locali di vicinato”.

Perplessità anche fra gli addetti del settore florovivaistico della Cia-Confederazione agricoltori italiani per la scelta di confermare la domenica ecologica a Roma nel giorno di San Valentino, limitando traffico e commerci in una delle piazze più importanti del Paese.

(La Repubblica)

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