29 Marzo, 2024
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Conte apre a Draghi: “Non entro nel governo, ma non è il momento di autoisolarsi”. Salvini: “Io europeista? Sono pragmatico”

Il taccuino della crisi Continua il dibattito sulla formazione del nuovo esecutivo e sul riposizionamento di alcuni partiti dopo l’incarico all’ex presidente della Bce, al lavoro oggi a Città della Pieve. Ripartono le consultazioni

Giuseppe Conte apre a Draghi ma non farà parte del governo. “Non entro ma questo non è il momento di autoisolarsi”, dice all’assemblea dei gruppi M5S riunitasi in tarda serata per far rientrare la fronda dei ribelli. “Voltare le spalle al presidente incaricato, sarebbe come voltare le spalle al Paese”, aggiunge. E lancia una frecciata a Renzi e Salvini: “Noi abbiamo una grande responsabilità verso il Paese ma non dimentichiamo chi collabora lealmente e chi lo fa in modo irresponsabile: sappiamo chi ci ha voltato le spalle ed ora cerca di entrare per lucrare qualche vantaggio”. Per questo “si cercherà di porre condizioni tali che alcuni soggetti non potranno più rimanere al tavolo. Ma noi, invece, al tavolo dobbiamo rimanere perché dobbiamo dare una prospettiva al paese e altre soluzioni diverse ora non ci sono” conclude.

Il M5S attende quindi il secondo giro di consultazioni, che ripartono domani (l’incontro con i vertici pentastellati è in programma martedì alle 17:15), in cui il premier incaricato dovrebbe illustrare il programma di governo. Dopodiché, il Movimento dovrebbe affidare la decisione definitiva al voto degli iscritti, sulla piattaforma Rousseau (peraltro già convocati il 9 e il 10 per le modifiche allo statuto necessarie per dare il via alla nuova organizzazione interna).

Salvini: “Io europeista? Sono pragmatico”

Con ogni probabilità la fiducia al nuovo governo sarà votata già in settimana: entro lunedì 15 bisognerà infatti adottare le nuove misure anti-Coronavirus. Prosegue il dibattito politico a proposito del riposizionamento di alcuni partiti, in primis la Lega che ha dato la disponibiità di appoggiare l’ex presidente della Bce. Matteo Salvini sta infatti compiendo i suoi passi e assicura: “Non faccio partire un governo per vendetta nei confronti di qualcuno, o per togliermi delle soddisfazioni”, auspicando che “si sommino i voti di tutte le forze che daranno vita a questo governo”. Un esecutivo chiamato a dare risposte su temi tanto decisivi che “spero che il governo, se andra’ a nascere, non si divida in fazioni tra destra e sinistra”, manda ancora a dire.

Poi sottolinea: “Lascio volentieri a altri le etichette di europeista o anti europeista. Io sono una persona molto pragmatica, molto concreta. Se nei prossimi mesi – e di questo abbiamo parlato con Draghi, non di storia o di geografia – si parlerà di tasse e di burocrazia, di come far ripartire i cantieri fermi e dare un po’ di respiro alle famiglie, ai commercianti e agli imprenditori, io ci sto”. E a chi gli chiedeva se fosse intenzionato a entrare nel governo, il leader leghista ha chiarito: “L’ultima mia preoccupazione è il totoministri e la spartizione di poltrone. Aspettiamo le proposte del professor Draghi e vedremo”

Salvini: “Contatti frequenti con Pd? No, ma li avremo”

“Non ho frequentazioni assidue con il Pd ma le avremo”. L’ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini rispondendo a una domanda sui presunti contatti frequenti avuti di recente con Matteo Renzi, ospite del programma ‘Il caffè della domenica’ su Radio 24. Sul leader di Italia viva, Salvini ha chiarito: “Ci vediamo in Senato e ci saremo messaggiati una volta, così come con altri leader di partito”. Anche con Luigi Di Maio? “Sì, è il mio mestiere” aggiungendo che al contrario fa “telefonate quotidiane con Berlusconi, la Meloni e Toti”.

Decaro (Anci): “Fare presto”

Sul fronte degli enti locali Antonio Decaro, presidente dell’Anci, auspica che il governo sia formato “al più presto”, in quanto, spiega, “ci serve un punto di riferimento”, mentre il governatore della Liguria, Giovanni Toti, insiste nel chiedere “leggi per spendere i soldi in fretta, come abbiamo fatto a Genova per ricostruire il ponte”. Per quanto riguarda le parti sociali, infine, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan annuncia: “Andremo all’incontro con uno spirito molto positivo. Abbiamo delle emergenze, quella sanitaria e quella occupazionale”.

(La Repubblica)

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