Per i ritardi delle consegne da parte di Pfizer stop all’inoculazione della prima dose “a qualunque categoria di popolazione”. E rischia di slittare anche il piano vaccinazione degli ultraottantenni che doveva partire dal 1 febbraio. In attesa che arrivino anche gli altri vaccini
“Si chiede di sospendere da domani 21 gennaio fino a nuova comunicazione la somministrazione delle prime dosi di vaccino a qualunque categoria di popolazione, sottoponendo a richiamo esclusivamente i soggetti che hanno ricevuto la prima dose”. E’ quanto si legge in un documento della Regione Lazio, datato 20 gennaio, indirizzato a USL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari e Ircss in merito alla riduzione delle dosi di vaccino anti covid consegnate da Pfizer. Si legge ancora nel documento “In merito alla programmazione della vaccinazione per gli ultraottantenni verranno fornite ulteriori indicazioni alle strutture di indirizzo non appena ricevute informazioni certe sulle prossime consegne da parte della struttura commissariale”. Ecco nero su bianco quanto i ritardi Pfizer sta mettendo in serio pericolo il timing dell’immunizzazione dei anche dei cittadini di Roma e Lazio.
L’ultimo stock di Pfizer, nel Lazio privo del 30% delle quantità previste dal contratto, è stato assegnato definitivamente ieri mattina. E salvo ulteriori dietrofront, il nuovo carico di altre 465.660 dosi per tutta Italia comincerà ad arrivare da lunedì prossimo ma solo nel prossimo mese arriveranno le quantità di fiale ancora mancanti dalla lista delle bolle di accompagnamento. Nei prossimi giorni è atteso anche un nuovo lotto di Moderna, con 66mila dosi in tutto su scala italiana. Il tutto in attesa che il 29 gennaio l’Ema si esprima sull’autorizzazione in commercio di AstraZeneca, per il quale sono già pronte milioni di dosi da destinare al nostro paese.
(La Repubblica)