25 Aprile, 2024
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La Campania regala presepi a tutta Italia ma la Regione Lombardia lo rifiuta

Ora è fermo a Bergamo

Si potrebbe immaginare come una scena di defilippiana memoria quella intercorsa a distanza tra la Regione Campania e la Regione Lombardia. La prima avrebbe infatti offerto in dono alla seconda il simbolo natalizio dell’artigianato locale per manifestare solidarietà in questo momento così difficile, che però sarebbe stato rifiutato con uno scambio di imbarazzi tra le segreterie dell’assessorato al turismo delle due regioni. E dunque: “Te piace ‘o presepio?”, “No nun m’piace”.

L’iniziativa lanciata dalla Regione Campania per promuovere il turismo solidale a sostegno dell’artigianato locale si chiama ‘Viaggio in Italia del presepe napoletano’. Un presepio, fedele all’antica arte napoletana, è partito da Palazzo Frizzoni, sede istituzionale del comune di Bergamo. Inizia proprio dalla città italiana più duramente colpita nella prima fase della pandemia da Covid-19, il viaggio in Italia del presepio napoletano. Ad accogliere il dono della Regione Campania, il sindaco Giorgio Gori, che ha dichiarato: “A nome dell’amministrazione comunale di Bergamo desidero ringraziare il presidente Vincenzo De Luca, l’assessore Felice Casucci e tutta la giunta regionale della Campania per la donazione alla città di Bergamo. Il gesto, molto significativo, offre la possibilità di apprezzare la bellezza di un’opera artigianale ricca di storia che valorizza il patrimonio culturale napoletano e le antiche tradizioni folcloristiche. Un gesto che unisce i territori ed esprime un messaggio di speranza in un momento di grande difficoltà collettiva”.

In viaggio i primi nove manufatti artigianali, realizzati da altrettante botteghe, che stanno raggiungendo in queste ore, dopo la sede lombarda, i luoghi espositivi indicati dalle amministrazioni pubbliche Italiane: palazzo Rospigliosi nel Comune di Zagarolo per la Regione Lazio, palazzo Guadagni Strozzi a Firenze per la Toscana, il Santuario regionale di San Francesco di Paola per la regione della Calabria, il Museo Sigismondo Castromediamo di Lecce per la regione della Puglia, la Chiesa dei Martiri di Torino per la il Piemonte, la sede della Regione Emilia Romagna, il Salone nobile di Palazzo Sceriman di Venezia per la Regione Veneto, la sede dell’assessorato Regionale della Sicilia.

 “La festività natalizia, con il suo carico simbolico rappresentato dalla natività, rinnova un forte bisogno di unità e coesione, un messaggio di speranza in un momento difficilissimo per la nazione, ma anche un gesto concreto che inaugura un paradigma di dialogo istituzionale fondato sulla straordinaria bellezza del nostro patrimonio artistico e artigianale come fonte di attrattività turistica”. Così l’assessore della Regione Campania alla Semplificazione amministrativa e al Turismo, Felice Casucci.

Radici, cultura e lavoro, recita la deliberazione della giunta regionale della Campania, sono il cuore di questo progetto. Il ‘Viaggio in Italia del presepio napoletano’ inaugura un nuovo grand tour delle cose, ancor prima della mobilità delle persone” ha ribadito Casucci, che incalza: “I manufatti resi disponibili in favore di regioni e province autonome italiane saranno a carattere permanente, in modo che potranno essere esposti anche per periodi più lunghi rispetto alle sole festività natalizie, tenendo in considerazione la previsione futura di flussi turistici prevalentemente interni e di prossimità”.

Le regioni hanno accettato il dono e lo stanno esponendo nei luoghi deputati. Ma in Regione Lombardia qualcosa non è andata, tanto che il presepe è rimasto a Bergamo e non a Milano dove doveva stare. Per l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale di Regione Lombardia, Lara Magoni, si tratterebbe di un malinteso e non di un gran rifiuto: “Ho chiamato l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, non appena mi è stata offerta la meravigliosa opportunità di ospitare in Regione Lombardia il presepe, come omaggio dalla Regione Campania – ha scritto in una nota – Un pensiero molto apprezzato, di affetto e di unione, soprattutto dopo un anno tragico come quello che la nostra Italia e la nostra Lombardia hanno vissuto. Urge quindi una precisazione: l’assessore campano, Felice Casucci, con una nota del 7 dicembre scorso, inviata a tutti gli assessori al Turismo d’Italia, aveva chiesto agli assessori regionali di potergli indicare dei luoghi a vocazione turistica, nei quali poter destinare i manufatti della tradizione napoletana”.

“Dopo aver fatto una verifica di natura tecnica che ha evidenziato come la procedura campana – prosegue Lara Magoni – prevedesse un’assegnazione a partire dal 18 dicembre, tempo quindi non utile per un’iniziativa regionale, sono stata io stessa a ringraziare l’assessore Casucci per l’idea, rappresentandogli tutta la questione legata ai tempi stretti. Da assessore lombardo e da bergamasca gli ho poi suggerito di valutare Bergamo per questo meraviglioso dono: abbiamo entrambi convenuto infatti che fosse particolarmente significativo portare nella città simbolo del Covid il presepe, come messaggio di speranza e simbolo di rinascita per la nostra Bergamo”. Ma tra i corridoi di Palazzo Santa Lucia si vocifera che le cose non siano andate proprio così. Forse che, oltre al diverso colore politico, al governatore lombardo non siano piaciuti i numerosi attacchi di De Luca?

(Il Riformista)

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