L’inchiesta della Procura rischia di allargarsi anche ad altri soggetti
Oltre a Savino Strippoli, ispettore del Nucleo di Polizia economico finanziaria delle fiamme gialle, coinvolto nello scandalo sull’ inchiesta della guardia di finanza di Perugia – gestita dal colonnello Danilo Massimo Cardone – che ha avviato un’inchiesta per corruzione -, ci sarebbero altri indagati.
E’ emerso un verbale di “persona informata sui fatti “ nei confronti di un altro agente della Gdf. Il secondo finanziere sarebbe indagato per falso in atto pubblico in quanto avrebbe redatto un verbale, ritenuto dagli inquirenti volto a sviare le indagini su presunte false fatture riconducibili ai due imprenditori finiti ai domiciliari: Alvano Bacchi, di 49 anni meglio noto noto per aver rilevato le Fonderie Piccini e Giovanni Sandomenico, suo uomo di fiducia. Tuttavia l’inchiesta è ancora in corso di approfondimento.
Secondo la contestazione del procuratore capo, Raffaele Cantone e del pm, Giuseppe Petrazzini, Strippoli, in cambio di forniture di generi alimentari, avrebbe rivelato delle notizie riservate all’imprenditore Bacchi, a cui viene contestata l’ulteriore accusa di corruzione.
L’ indagine, in corso di approfondimento e di importanti verifiche sarebbe emersa a seguito di alcune intercettazioni, effettuate con l’utilizzo di sofisticati sistemi d’intercettazione e tra questi il trojan.
Secondo Il gip Lidia Brutti, Bacchi e Sandomenico, se lasciati liberi, avrebbero potuto inquinare il quadro probatorio allo scopo di deviare le indagini. Con questa motivazione i tre soggetti risultano ai domicilari.
L’inchiesta della Procura rischia di allargarsi anche ad altri soggetti.
(QuotidianodellUmbria)