29 Marzo, 2024
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Situazione Covid in Italia, 12 Dicembre 2020

Coronavirus, torna a salire il rapporto positivi-tamponi: “Natale non sia liberi tutti”

La notizia dell’ultimo bollettino sull’emergenza coronavirus diffuso dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile è un nuovo aumento del rapporto tra tamponi e positivi riscontrati nelle ultime 24 ore. Il rapporto torna infatti a salire al 10,1%. I nuovi positivi sono 19.903. I decessi 649. Ripetuti gli appelli da parte del governo, in particolare il ministro alla Salute Roberto Speranza e quello agli Affari Regionali Francesco Boccia, e da parte dell’Istituto Superiore di Sanità a non abbassare la guardia nelle prossime festività natalizie. Tiene comunque banco il caso degli spostamenti tra comuni.

IL BOLLETTINO –

Sono 19.903 i nuovi casi di Covid-19 in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.825.775. 649 i morti, il totale dall’inizio dell’emergenza è di 64.036 vittime. 196.439 i tamponi effettuati da ieri. Secondo il bollettino giornaliero, ci sono in Italia 684.848 attualmente positivi, 5.475 meno di ieri. L’incremento dei guariti nelle ultime 24 ore è invece di 24.728, che portano il totale a 1.076.891.

NATALE –

“Se vogliono rimuovere i vincoli” agli spostamenti in “tutti i comuni italiani ci troveranno contrarissimi, se vogliono chiarimenti per i piccoli comuni nelle aree interne, il parlamento ha i mezzi per farlo”, ha detto Boccia a SkyTg24. “Siamo ancora nella fase più critica e – ha aggiunto – se a dicembre i comportamenti non saranno rigorosi, il rischio della terza ondata è abbastanza certo”.

“Sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie”, ha confessato il ministro della salute Roberto Speranza nel Forum all’Ansa. “Se passa il messaggio liberi tutti – ha aggiunto – si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo in piena campagna vaccinale”. La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza la necessità di non vanificare i sacrifici fatti”.

L’ISS –

“Sulle festività abbiamo un dato alto di incidenza che non ci permette di passare dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento. I comportamenti individuali, i movimenti delle persone e le fasi di aggregazione sono efficaci nel ridurre la trasmissione del virus e quindi più le adottiamo e meglio è. Quindi è importante nelle prossime settimane essere attenti e rigorosi nel rispetto di queste misure perché questa incidenza la dobbiamo abbassare proprio per poter ripartire il prossimo anno. In questa fase particolarmente critica la ripartenza è difficile”. Così il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

(Il Riformista)

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