19 Aprile, 2024
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L’accordo sulla Brexit è ancora lontano

Secondo Johnson l’Unione europea “non vuole che il Regno Unito abbia il controllo sovrano delle sue acque per la pesca” e le con dizioni poste sono “inaccettabili”

È ancora possibile “un buon accordo” post-Brexit. Lo sostiene il premier britannico, Boris Johnson, a Bruxelles per un incontro con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Johnson, ha dichiarato nel Question Time alla Camera dei Comuni che “l’Ue vuole il diritto di punire il Regno Unito nel caso in cui rispettasse le sue nuove leggi”. “E non vuole che il Regno Unito abbia il controllo sovrano delle sue acque per la pesca. Queste condizioni sono inaccettabili”, ha aggiunto.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha da parte sua sottolineato che ci sono “condizioni” poste dal Regno Unito nei negoziati sulla Brexit che l’Ue non puo’ “accettare”, ha sottolineato che “l’integrità del mercato comune” deve essere assolutamente “garantita” e ha aggiunto che “un accordo e’ ancora possibile” ma ha spiegato che il principale ostacolo non è l’accesso alle flotte europee nelle acque di pesca britanniche ma i futuri standard normativi nel Regno Unito.

Merkel è intervenuta poche ore prima al Bundestag per il consueto aggiornamento ai deputati prima di un Consiglio europeo: ha detto di non aspettarsi un accordo prima di giovedì e che, se il faccia a faccia di stasera sarà un successo, i negoziatori torneranno a vedersi venerdì (e i capi di Stato e di governo nella ‘due giorni’ a Bruxelles saranno semplicemente aggiornati sui progresso). Poi ha spiegato che il principale ostacolo nei negoziati a Bruxelles è stata la richiesta dell’Ue di una “clausola evolutiva”, la “clausola capestro”, come l’ha definita Downing Street: la clausola istituirebbe un meccanismo per garantire che quando una parte innalza i propri standard ambientali, lavorativi o sociali, l’altra non può opporsi e godere di un vantaggio competitivo.

(Agi)

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