25 Aprile, 2024
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Energia, volano le bollette: +15,6% l’elettricità, +11,4% il gas naturale

 

Protestano le associazione dei consumatori: “Per le famiglie una spesa maggiorata di 166 euro in più all’anno”

 

Rialzo record per le bollette dell’energia: nel prossimo trimestre (dal primo ottobre al 31 dicembre), le tariffe saliranno rispettivamente del 15,6% per l’elettricità e dell’11,4% per il gas naturale.

A cosa è dovuta una crescita così sostenuta delle tariffe per i prossimi tre mesi, dal primo di ottobre al 31 dicembre? In buona sostanza, la colpa sarebbe da attribuire alla fine del lockdown, con la ripresa delle attività economiche e il conseguente aumento della domanda di energia, in particolare da parte delle imprese.

E’ questa la tesi sostenuta dall’Arera (l’ex Autorità dell’energia) alla quale è demandato il compito di stabilire, ogni tre mesi, l’andamento delle bollette al netto delle tasse e dei cosiddetti oneri di sistema, per tutti coloro che non sono ancora passati al mercato libero (poco meno di una famiglia su due). Una tesi messa nera su bianco nella comunicazione ufficiale dell’Arera: “Dopo il crollo dei prezzi registrato nei mercati energetici all’ingrosso nella fase più acuta dell’emergenza Covid, la ripresa dei consumi di energia, che conferma la ripartenza dell’economia in Italia e in Europa, ha quindi portato ad un graduale rialzo delle quotazioni. L’effetto complessivo – si legge ancora – risulta particolarmente marcato nei mercati del gas naturale e della CO2 e si è riflesso, conseguentemente, anche nel mercato elettrico”.

L’ultima frase si spiega con il fatto che in Italia la quota maggiore di energia elettrica (circa la metà) viene prodotta dalle centrali elettriche alimentata a gas naturale.

Quando i prezzi della materia prima si alzano, di conseguenza ne risentono anche le bollette ancora nel regime “tutelato”. Inoltre, l’ultimo trimestre dell’anno porta quasi sempre con sé un aumento dei costi per i consumatori, perché i grossisti si muovono in anticipo sul mercato e fanno scorte prima della stagione fredda, provocando un rialzo dei prezzi.

Per spiegare la decisione di alzare così tanto le bollette, l’Autorithy si è premurata di ricordare che il lockdown era stato anche alla base della discesa dei prezzi nella prima parte dell’anno, quando il fermo di una parte delle attività aveva condizionato i mercati dell’energia. Nel secondo trimestre (periodo aprile/giugno) c’era stato un calo del 18,3% delle bollette dell’elettricità e del 13,5% il gas, continuato anche nel terzo trimestre per il gas (-6,7%), con un leggero rialzo invece per l’elettricità (+3,3%).

Il saldo, al momento, sarebbe ancora favorevole ai consumatori: sempre secondo i conti dei tecnici dell’Arera “per l’elettricità la spesa nel 2020 per la famiglia-tipo sarà di circa 485 euro, con una variazione del -13,2% rispetto al 2019, corrispondente a un risparmio di circa 74 euro/anno.

Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 975 euro, con una variazione del -12% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 133 euro/anno”.

Ma il calcolo è diverso a seconda del periodo preso in considerazione. Lo evidenzia il calcolo dell’Unione Consumatori, che ha preso in esame il periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 settembre 2021 (nell’ipotesi di prezzi costanti): in questo caso, per le famiglie e partite Iva si tratta di “una spesa maggiore di 70 euro per la luce e 96 euro in più per il gas. Una maggior spesa complessiva, quindi, pari a 166 euro”.

Si spiegano così le proteste del mondo delle piccole imprese. Lo sostiene, ad esempio, Coldiretti: “Il costo dell’energia – si legge in una nota dell’associazione – oltre a ridurre il potere di acquisto dei cittadini, si riflette in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione”.

“Una stangata record, che non ha precedenti. Un primato assoluto. Mai, da quando ci sono gli aumenti trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi così elevati” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

(La Repubbilca)

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